Seduzione, dubbi & dintorni: la posta di Franco Trentalance

Ciao Franco! Complimenti per lo spettacolo di venerdì al Palabrescia. Sinceramente sono un po’ arrabbiata: sono stata la prima a togliermi il reggiseno eppure ho preso il regalo peggiore. Senza nulla togliere al cd di Sgrilli, veramente bello, preferivo il calendario. Anche perché il cd lo puoi comprare, il calendario no. Vabbè, me ne farò una ragione! Cercando il calendario sul web ho visto la rubrica, quindi vorrei chiederti un consiglio riguardo una situazione molto strana che mi sta turbando.

Circa un anno fa, a un convegno a Verona, conosco uno psicopedagogista. Io sono insegnante e psicologa dell’età evolutiva. Lavoriamo insieme per 2 giorni e lui parte subito all’attacco; è simpatico, bello ma non mi stimola, quindi lascio perdere. Poco dopo c’è un convegno a Bologna (lui è docente all’università di Bologna). Mi tampina per 3 giorni e usciamo insieme. Lo vedo sotto una veste diversa ma nulla più. A dicembre ci vediamo a un convegno a Bergamo e lo porto a Brescia a mangiare casoncelli alla bresciana e spiedo. La sera ci prova ma non cedo. La mattina facciamo colazione insieme; lui deve partire e ci scappa un bacio che mi lascia “svalvolata” tutto il giorno. Comincia a interessarmi!

A febbraio mi chiama per dirmi che c’è la presentazione di un libro a Bologna. Per un errore non mi hanno mandato l’invito e i posti sono terminati. Quindi gli dico: “Io vengo a Bologna; se mi trovi un posto per la presentazione bene, altrimenti non importa colgo l’occasione per salutare zii e cugini”. Risponde : “No, perché non credo di riuscire a trovarti il posto. Lascia perdere, faresti un viaggio inutile”. La sera gli mando un sms: “A me del libro me ne frega si e no! Venivo a Bologna per te!”. Lui:” Che coglione che sono!”. Alla fine di febbraio mi chiama per chiedermi se vado a un convegno a Verona. Seguono diversi sms. Ci diamo appuntamento e io gli scrivo: “Sono lì per le 13.00. Pranziamo insieme?”. Lui: “Certo! Il pomeriggio sono libero così stiamo un po’ insieme”. Io: “Perfetto. I preservativi li porti tu?” ( per assicurarmi che abbia capito). Lui: “Tranquilla. Ci vediamo domani”. Pranziamo e poi mi porta in giro per Verona. Alle 16.00, un po’ scocciata, gli dico: “Scusa, ma hai intenzione di portarmi in giro tutto il giorno?!”. Lui: “Ok! Andiamo in albergo”.

In albergo mi fa vedere per 2 ore… La bozza del libro che sta scrivendo!! Alle 18.30 torno a Brescia per un impegno. Il giorno seguente lavoriamo tutta la mattina e poi andiamo a pranzo. Mi dice che sono “strana”, l’istinto è quello di dargli il tacco in faccia ma mi trattengo. Dopo pranzo propone di andare in albergo e penso “finalmente!”. Ci sdraiamo sul letto e parliamo. Gli slaccio la camicia ma mi sposta la mano, poco dopo gli slaccio i pantaloni ma mi allontana nuovamente dicendo: “Che fretta che hai!”. Vado in bagno e quando esco… Dorme. Allora torno a casa. Ora mi manda continuamente sms, senza mai fare riferimento a quello che NON abbiamo fatto, a cui rispondo in modo evasivo perché sono in difficoltà. Ci penso in continuazione, cerco di capire se ho fatto qualcosa di sbagliato. Le amiche mi dicono di lasciarlo perdere. Ma il problema è che devo vederlo ancora per lavoro e questo mi crea un po’ di frustrazione.

Qualcuno dice che vuole farmela pagare per averlo fatto sudare. Altri dicono che l’ho spaventato. Io sono confusa e ora come ora preferirei evitarlo. Sono una persona che difficilmente arriva allo scontro verbale ma di fronte a giustificazioni banali, false e incoerenti non so come posso reagire. Mi è corso dietro per dieci mesi, gliel’ho servita su un piatto d’argento e non l’ha voluta! Perché? Sono incazzata, sì! Ho 38 anni, lui 46, non siamo 2 ragazzini… che comportamenti sono? Cercasi consiglio disperatamente!! Baci. Barbara

… Una risposta semplice? Lascialo perdere, anzi mandalo a quel paese! So bene che non conoscere i perché delle cose dà fastidio, specialmente nei rapporti intimi o sentimentali. Ma questo personaggio sembra essere piuttosto “esaurito” e frequentandolo rischi di fare la stessa fine.
Che te ne frega dei motivi per cui si è comportato o si comporta così: è chiaro, si è curiosi, ma a volte non c’è nessuna spiegazione logica o plausibile (dovresti saperlo meglio di me) e quello che conta è il risultato. Ovvero un uomo inaffidabile, non comunicativo, senza passione (almeno con te) scorretto e anche pirla, direi. Può bastare? Esagerando, è come cercare di capire i problemi e i perché di un serial killer. Ci interessano fino a un certo punto… va punito e basta! Nel tuo caso, va abbandonato e basta. Poi c’è un’altra regola che io adotto sempre: quando le cose partono male e fin dall’inizio creano più disagio che gioia, forget it! Ma sai di cosa sono convinto? Che purtroppo, se parlassi con lui, direbbe che quella fuori di testa sei tu! Un abbraccio, F.

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