
Se avessi a disposizione soltanto un aggettivo per definire Luca Seta, probabilmente sceglierei “educato”. Ma tanti altri aggettivi resterebbero in fila reclamando il podio. Perché Luca è solare, disponibile, discreto. Dolce, come dicono e scrivono tanti suoi fan. E’ bello, anche, cosa che di certo non guasta. Lui, però, non sembra farci caso più di tanto. Luca Seta è un attore, il grande pubblico lo conosce soprattutto per la partecipazione all’ormai storica soap Un posto al sole: gli è stato affidato il ruolo di Simone Torino, medico con il vizio del gioco, innamorato di Viola (ovvero Ilenia Lazzarin) ma incapace di gestire tale sentimento in modo equilibrato. Un personaggio complesso, caratterizzato da luci e ombre, a cui Luca ha saputo dare la giusta intensità.
E poi c’è la musica, l’altra sua grande passione. Luca suona la chitarra e scrive le sue canzoni, trascorre ore in sala registrazione e si nutre di quella magia che può nascere soltanto su un palcoscenico. Adesso sta lavorando al suo primo progetto discografico, prodotto da Gianni Barone. Sarà arrangiato da Gabriele Buonasorte ed edito dall’etichetta discografica Togu Music. A giugno uscirà il singolo, in autunno l’album e a seguire prenderà il via la tournée. Qualche giorno fa, inoltre, ha girato la puntata pilota di Funk-azzisti, nuova sit-com diretta da Marco Liberti (Love bugs, 7Vite).
Domanda resa necessaria dai lettori e dal pubblico di Un Posto al sole: tornerai?
Sinceramente lo spero! Mi piacerebbe molto, ma ad oggi non so nulla di un mio eventuale rientro nel cast.
Quanto ti è dispiaciuto lasciare quel set?
Moltissimo, per tante ragioni. Intanto il mio personaggio è fantastico; poi l’atmosfera che si respira sul set di Un posto al sole è molto bella, direi quasi familiare. Il cast, la troupe, gli autori e la produzione sono stati da subito molto accoglienti e carini con me, e questo non è così scontato.
Sei musicista e attore: se dovessi scegliere, a quale di questi due ruoli ti dedicheresti a tempo pieno?
In realtà non c’è risposta a questa domanda… Perché già mi dedico a tempo pieno a entrambe le cose e non ce n’è una più importante dell’altra. Per quanto mi riguarda, sono due espressioni diverse della stessa “urgenza”, quindi non potrei mai scegliere.
Ti capita spesso di fare provini? Per cosa?
I provini sono l’essenza della mia professione, si fanno per tutto: dal cinema (pochissimi) alla televisione, alla pubblicità. Ma non mi chiedere di entrare nel dettaglio, da buon attore sono scaramantico!
Qual è il metodo che segui per scrivere una canzone?
Diciamo che la parola “metodo”, per quanto mi riguarda, non ha molto a che fare con lo scrivere canzoni o lo scrivere in generale. Lo faccio di getto, quando arriva mi lascio attraversare da questo fiume di parole, note ed emozioni che cerco immediatamente di riportare sulla carta… E’ l’unico modo che conosco. Se decido di scrivere razionalmente di solito vengono fuori cose orribili!
A proposito di scrivere: vogliamo parlare del tuo “Diario di un motorino”? Stai pubblicando i capitoli su Facebook, è un vero e proprio dialogo con il tuo scooter..
E’ nato per caso, il primo capitolo si è scritto da solo. Avevo in mano l’iPhone e l’ho pubblicato direttamente su facebook! Ogni tanto scrivo qualche altro capitolo sulle nostre avventure insieme. Devo dire che mi diverte molto (ride)!
Vivi a Roma: da solo?
Sì, vivo a Roma da solo, e ho quasi paura delle domande successive…
Come te la cavi con le faccende domestiche?
Ecco appunto… discretamente… male (ride)! Scherzi a parte, mi definirei disordinato ma pulito! Con gli anni miglioro, anche sul fronte disordine… più o meno!
Torni spesso a Borgosesia, la tua città d’origine?
Dipende dai periodi, ma lo faccio appena posso per stare con la mia famiglia e i miei amici storici. Borgosesia è il luogo dove in assoluto mi rilasso di più.
Un complimento e un rimprovero a te stesso…
Molto determinato… A volte permaloso.
Qual è la tua ambizione più grande?
Bella domanda. Diventare un Uomo ed essere bravo nel mio lavoro. Credo siano elementi che si nutrono a vicenda. Appartengono entrambi alla parte più esposta del nostro essere. Mi viene in mente una frase di Albert Einstein: “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore”.
E il tuo obiettivo per questo 2013?
Il 2013 sarà un anno ricco di musica. Dopo l’uscita dell’album il nostro obiettivo è fare tanti concerti, anche perché sono la cosa più divertente in assoluto. E poi mi piacerbbe entrare in un bel progetto come attore.. L’importante è che sia un bel ruolo!
Hai mai passato periodi difficili da un punto di vista lavorativo?
In realtà ne passo in continuazione, anche se forse il periodo più difficile è stato il mio primo anno a Roma, quando il telefono non squillava. Ma devo dire che tutto il lavoro fatto in quel periodo, in camera mia, di fronte alla telecamera (recitavo da Amleto alla lista della spesa) è servito alla grande! Da ogni periodo difficile si esce più forti, a patto di non mollare mai.
Sei molto presente sui social network: lo fai anche per una questione professionale?
Ho iniziato senza troppa convinzione, perché non sono “tecnologico”, ma poi ci ho preso gusto. Principalmente è un modo per rimanere in contatto con gli amici lontani e le persone che mi seguono. Insomma, un divertimento.
Di certo ricevi anche molti messaggi privati dai tuoi fan: a chi rispondi?
La volontà è quella di rispondere a tutti. Però non sempre ce la faccio, e questo mi dispiace. Anche adesso sono un po’ in ritardo con le risposte…
Sei fidanzato o single? Si vocifera di un legame speciale proprio con Ilenia Lazzarin…
Sono fidanzato… Ma non saprete altro neanche sotto tortura!
Il personaggio che ammiri più di tutti?
Detta così, a bruciapelo… Mia sorella Laura. Una Donna fantastica con due bimbi meravigliosi che mi ha sempre accettato e accolto per quello che sono senza fare domande, semplicemente volendomi bene. Questa cosa non ha prezzo.
Per te l’amore è…
Oltre la passione, l’attrazione e altri elementi fondamentali, amare significa aiutare la persona amata con tutte le proprie forze, senza viverla mai come un peso. Anche sbagliando: l’importante è mettercela tutta. Me lo hanno insegnato i miei genitori con il loro esempio.