Raffaella Fico è tornata in tv. Ha deciso di farlo davanti alle telecamere di Verissimo, e l’intervista rilasciata a Silvia Toffanin è andata in onda oggi, sabato 9 marzo. Naturalmente il discorso si è basato sulla piccola Pia Fico e sulla travagliata storia con Mario Balotelli. La Fico ne è certa: il calciatore non prende autonomamente le sue decisioni, ma è molto influenzato da qualcuno. “Forse qualcuno – ha detto Raffaella – che lo segue per lavoro o in famiglia, non lo so, ma non capisco come si può fidare degli altri mentre con me ha convissuto 11 mesi. E’ un calciatore, ha una società che gli detta le regole, ma se qualcuno gli detta le regole anche riguardo la vita privata, lui dovrebbe dire: ‘E’ la mia vita, me la gestisco io’“. Vien da pensare che abbia fatto riferimento al procuratore di Mario, Raiola, ma sono solo ipotesi.
La Fico si è pronunciata anche a proposito del fatidico test del dna: “Se lui avesse voluto il mio silenzio, non me l’avrebbe chiesto. Io l’avrei fatto, se fosse servito a dargli tranquillità, anche se è una richiesta irrispettosa. Poi però non mi ha più chiamato, nessuno mi ha chiesto di fare il test da quando Pia è nata“. E adesso a volerlo è lei: “Lo farò e lo renderò pubblico“.
Per quanto riguarda la gravidanza, non si è trattato di un incidente di percorso: “Io ho convissuto con lui – ha ribadito Raffaella – abbiamo vissuto a Manchester, progettavamo una famiglia. Ci abbiamo provato a lungo. Mi dicono che ho incastrato Mario: siamo nel terzo millennio, esistono le precauzioni. Lui l’ha voluta e poi l’ha abbandonata“. E se tornasse? La porta è sempre aperta, dice la ragazza. ma d’altra parte tiene a specificare che “non ho bisogno di un uomo adesso. Ho il mio lavoro e sono indipendente. Devo fare da madre e da padre, col tempo le dovrò spiegare tutto e ciò mi far star male. Il pensiero che lei debba soffrire mi fa paura, mi faccio tante domande. Io sono una ragazza madre perché non ho scelto di stare da sola. Io non ho rimorsi“.