Sono in tanti, in tantissimi a nutrire grande curiosità nei confronti di Rosa Fanti. Perché Rosa Fanti è la donna di Carlo Cracco, lo chef più desiderato d’Italia. Il nuovo sex symbol tricolore. Rosa ha una bellezza discreta, non è una di quelle che sprizzano sensualità da tutti i pori, non ama mettersi in mostra e, nonostante il successo che ha travolto Cracco, continua pacificamente a fare la sua vita. Il settimanale Vanity Fair è riuscito a strapparle un’intervista: è la prima e, pare, anche l’ultima. Rosa e Carlo si sono conosciuti quattro anni fa a un evento: lui cucinava e lei si occupava delle pubbliche relazioni. Per lui è stato praticamente un colpo di fulmine, la sera stessa le ha mandato un messaggio, il giorno dopo è andato a cercarla con una scusa e nei giorni successivi l’ha chiamata di continuo: “insistente da morire“, ricorda lei. All’inizio era combattuta: “Mi attirava quella sua sicurezza, come se mi conoscesse da sempre e avesse già deciso come sarebbe andata tra noi. Ma ero anche spaventata. Un uomo tanto più grande di me (Rosa ha 30 anni, Carlo 47, ndr), per giunta già sposato e con figli: non era la storia che immaginavo“. Poi, però, è stata irrimediabilmente conquistata e s’è dovuta “arrendere”.
Quando Carlo è andato per la prima volta a casa di Rosa, per istinto ha subito aperto il frigo: dentro c’erano soltanto una confezione di piadine precotte e una mozzarella. Lui l’ha richiuso e ha decretato: “Da domani la spesa la faccio io, non toccherai mai più un fornello“. Dopo di che ha preparato una sua specialità: piccione con patate e castagne. “L’ho assaggiato – ha raccontato lei – e lì ho capito: sono fritta“. Per il resto, ha mantenuto la parola e ancora oggi la Fanti cucina al massimo una pappina per il piccolo.
Romagnola, laureata in Scienze della Comunicazione, sette mesi fa Rosa ha dato alla luce il piccolo Pietro: primo figlio per lei, terza paternità per lui (ha altre due figlie, Sveva e Irene, nate dal primo matrimonio). La Fanti lavora con Carlo, gestisce e organizza i suoi impegni: “si è fatto da solo, lavora da quando aveva 16 anni, la sicurezza che trasmette se l’è sudata. Fragilità ne ha come tutti, la cosa bella è che le ammette. Quando deve prendere una decisione importante è capace di interrompere una riunione, uscire e chiamarmi per chiedere consiglio. Mi consulta su tutto: lui è il classico creativo, non ricorda nulla delle cose pratiche, io gli metto ordine nella vita“.
E’ “impressionata” dal fatto di essere la dolce metà di un sex symbol? Ma no. Anzi: “se va a riguardare le vecchie foto – ha detto Rosa alla giornalista – si renderà conto che Carlo non è mai stato un bello, e non è abituato a essere considerato tale. Negli ultimi anni certo è cambiato: i capelli, la barba, i vestiti. Ma fare questo effetto sulle donne lo mette a disagio. E io me la rido“. Beata lei. Quanto a lui, ammette che da ragazzo era “sfigato” con le ragazze, “un tontolone“. Il primo bacio l’ha dato a 14 anni, al mare: “un avvenimento mondiale“. Rosa è indiscutibilmente la sua donna ideale: “è concreta, ti dà sicurezza, ma ti accompagna anche quando voli, anzi ti spinge a volare ancora più in alto“. Non ce n’è per nessuna…
Foto by Vanity Fair