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Karima Ammar: “Sono cambiata dentro e fuori”

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Karima Ammar canta da sempre. Ha cominciato per un bisogno naturale e non ha più smesso. Si è ritrovata sul palcoscenico e davanti alle telecamere che era ancora una bambina, a soli dodici anni ha partecipato a Bravo Bravissimo davanti al gigante Mike Bongiorno. E poi tante altre esperienze, fra cui Domenica In e Amici. Eppure, ogni volta che si accendono i riflettori, Karima sente sempre la stessa emozione della prima volta. Sta succedendo anche adesso che è fra i protagonisti de I Migliori Anni, ogni sabato su Raiuno: ha una grande presenza scenica, una voce che s’impone, tanta esperienza nonostante sia ancora giovanissima… E si emoziona, sente i brividi correre lungo la schiena. E’ una cosa bella, questa: la capacità di non abituarsi mai alla magica di un’esibizione dal vivo, alla presenza del pubblico, alla “forza” della diretta. E fino al 23 marzo vedremo Karima lì, tutte le settimane, con le sue contagiose vibrazioni.

Karima, come sta andando?
So che gli ascolti sono buoni. Il programma si difende molto bene nonostante un competitor di tutto rispetto come Italia’s Got Talent, mi fa molto piacere. Sto vivendo un’esperienza speciale, anche perché – essendo nata nel 1985 – non ho visto Canzonissima, a cui questa edizione de I Migliori Anni s’ispira. Conosco tutte le canzoni riproposte, naturalmente, ma è lo stesso una scoperta continua su quei personaggi. Quelle atmosfere. Anche perché tutti noi siamo sempre in scena, assistiamo a tutto lo spettacolo, dunque siamo coinvolti al cento per cento.

C’è competizione fra voi?
No, per niente. A me non piace la competizione in musica, non la concepisco. Ognuno è un mondo a sé, canta se stesso, ciò che gli piace. Ognuno tira fuori la voce della propria anima e si emoziona a seconda del proprio vissuto: che senso ha competere? A parte questo, nel caso de I Migliori Anni sono in gara le canzoni, non gli interpreti. Non sono sotto giudizio come mi accadeva, per esempio, ad Amici. Non deve uscire nessuno e nessuno arriva primo.

Hai qualche piccolo rito prima di entrare in scena?
Beh, dico “merda, merda, merda!” (ride, ndr).

Tu sei la più giovane del gruppo…
Eh sì, sono la mascotte! Mi sento bene, sono a mio agio con tutti. E’ la prima volta che lavoro con Carlo Conti e devo dire che è davvero bravo. Faccio parte di una bella trasmissione.

La tua immagine è cambiata parecchio negli ultimi tempi. Innanzi tutto sei dimagrita molto: ciò corrisponde a un cambiamento interiore?
Sono cresciuta. Sono passati circa sette anni da quando ho partecipato ad Amici, c’è stato il passaggio da “bimba” a donna (sorride, ndr). Ho perso sedici chili mettendoci grande impegno, mangiando sano e facendo una costante attività fisica. E poiché mi piace ancora molto mangiare, sto lontana dai fornelli per evitare tentazioni!

Anche il tuo look è decisamente diverso rispetto a qualche anno fa.
All’inizio della mia carriera e per anni sono stata consigliata dalle persone che avevo intorno, ma non mi riconoscevo affatto negli abiti che indossavo. Adesso mi sento più sicura e sono io a scegliere. In questo periodo indosso le creazioni di una ragazza di Livorno, Camilla, che sa interpretare perfettamente i miei gusti.

Karima, qual è il tuo principale obiettivo professionale?
Sai, ho un po’ paura dei… picchi. Il picco di successo, spesso, è seguito da periodi di ombra. Ecco, io vorrei un andamento più regolare. Vorrei poter fare questo lavoro per tutta la vita. E poi mi piacerebbe uscire anche dall’Italia per confrontarmi con un pubblico diverso.

E nella vita privata, invece?
Il mio più grande desiderio è diventare mamma. Una donna non è una donna se non diventa madre. Anche se questo mestiere ti porta a fare una vita molto “irregolare”, quindi non manca qualche timore…

Hai un compagno?
No, sono single.

Vivi da sola?
Vivo da sola a Livorno, la città in cui sono nata e in cui c’è tutta la mia famiglia. Si sta bene: c’è il mare, è in una posizione da cui si raggiunge facilmente tutto il resto dell’Italia. Finora non ho mai pensato di trasferirmi… Preferisco prendere treni e poi tornare a casa!

Ti è piaciuto il Festival di Sanremo, quest’anno?
Molto. Non sembrava neanche di essere a Sanremo, nel senso che Fabio Fazio e Luciana Littizzetto hanno saputo mettere tutti gli artisti a loro agio. Su quel palco si prova davvero tanta emozione, l’ho vissuta pure io. Da lì è passata la storia della musica italiana. Loro due hanno reso l’ambiente meno rigido e formale, con il loro stile “acqua e sapone”. Bravissimi.

Foto by Facebook

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