Kasia Smutniak torna in tv: insieme a Beppe Fiorello è protagonista di Volare, biopic in due puntate dedicato alla storia di Domenico Modugno e trasmesso su Raiuno. Di una bellezza acqua e sapone che non teme rivali, attrice appassionata e donna riservatissima, in un’intervista al settimanale Grazia la Smutniak ha accettato di parlare del suo rapporto con Pietro Taricone, scomparso nel giugno del 2010 per colpa di quel maledetto paracadute. Dopo un periodo buio Kasia ha ritrovato la serenità accanto al produttore Domenico Procacci, il fondatore della Fandango, che era grande amico anche di Pietro. Una parte di lei, però, probabilmente se n’è andata per sempre col Guerriero: “Pietro – dice Kasia – mi ha insegnato la libertà, di fare scelte dettate solo dal mio cuore e dalla mia testa“. Procacci, invece, le ha insegnato “a stare calma“.
“Ho sempre avuto bisogno – ammette l’attrice polacca – di compagni più forti di come apparentemente posso sembrare io, pratici, protettivi“. Il suo obiettivo principale, adesso, è quella di “essere una buona madre (da Pietro ha avuto una bimba, Sophie, ndr), ma non so e non credo che purtroppo mi riesca sempre“. Potrà sembrare strano, ma la bella stagione non è per lei fonte di benessere: “Quando c’è la pioggia o fa freddo, quello che mi è successo mi è più sopportabile, come se il sole mi invitasse e una festa a cui non me la sento di partecipare. Pietro era davvero uno diverso. Io non sono e non ho mai fatto proprio niente di speciale“.
Per fortuna c’è Domenico: “è iperattivo, non a caso abbiamo tanti interessi in comune, a cominciare dalla montagna. Però, a differenza di me, ha un equilibrio reale. Altrimenti non avrebbe l’umanità e l’intelligenza di capire che il dolore con cui convivo non toglie niente al nostro legame, e il nostro legame non toglie niente a quel dolore“.