Marco Mengoni ha trionfato al Festival di Sanremo 2013 con “L’essenziale”. E’ entrato nella rosa dei favoriti fin dall’inizio, fin dalla prima nota: è piaciuto a tanti e per tanti motivi, che vanno anche oltre il suo indiscutibile talento. Nel momento in cui è stata proclamata la sua vittoria, però, Marco s’è pure ritrovato travolto da una marea di critiche. Perché? Per il “solito” motivo: viene da un talent show. E’ nato, artisticamente parlando, sul palco di X Factor. E quindi dicono del tipo: “il suo primo posto era una cosa già stabilita”, “si sapeva”, “c’era di mezzo chissà quale accordo”… Inoltre qualcuno punta il dito contro il sistema di votazione, che per il 50 per cento affida la decisione a chi vota da casa. E a votare da casa sono soprattutto i più giovani, quelli che bazzicano ogni giorno i social network, quelli che guardano – appunto – i talent. Ecco, Mengoni deve fronteggiare anche con tutto questo, e forse già l’aveva messo in conto. Ma davvero non ci si aspettava che nella querelle decidesse di entrare anche Fiorello.
Lo showman ha deciso di dire la sua tramite Twitter, precisamente tramite l’account “Edicolafiore”: “Amici dei talent, non vi crucciate. A me hanno sfranto i maroni con la storia de villaggi. Sarà così finché campo. Il successo non si perdona“. Non fa nomi, ma il riferimento a Marco e a tutti gli altri ragazzi presi di mira – diciamo così – per le loro origini mediatiche è chiarissimo. “La storia dei villaggi“: è vero, sono passati tanti anni e ancora oggi Rosario non se n’è liberato. Ancora oggi, quando si parla di lui, nella maggior parte dei casi si comincia ricordando che faceva l’animatore. Quasi a voler svilire, per certi versi. E’ proprio vero: il successo non si perdona. E’ un tormento per gli altri.