
Fabrizio Corona ha fatto ritorno in Italia: pochi minuti fa l’aereo su cui viaggiava è atterrato all’aeroporto di Milano Malpensa. In serata l’ex re dei paparazzi sarò condotto nel carcere di Busto Arsizio. Amara beffa del destino: tutto ciò accade proprio oggi, nell’anniversario della morte di suo padre Vittorio Corona, serio e apprezzato giornalista. Poco prima di partire Fabrizio è stato nel Tribunale di Lisbona e non s’è fatto scappare l’occasione per rilasciare ai giornalisti le sue solite dichiarazioni a effetto: “Siamo in un paese governato da delinquenti e io vado in carcere. Per 13 anni ho condotto un’azienda con trenta persone. Ho sempre fatto il mio lavoro e non ho mai commesso un reato. Querelerò chiunque mi dica che sono un delinquente o scriva che ho pianto. Io non ho mai versato una lacrima e non ho paura”. ‘Sta storia delle lacrime non l’ha proprio mandata giù. E pare essersi dimenticato, parlando delle sue glorie professionali, della condanna per bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale riguardante la sua ex società, la Corona’s. Pare essersi dimenticato anche di quella lettera pubblica in cui i redattori del settimanale Corona’s Star, nato e morto nel giro di qualche mese, denunciavano di non aver ricevuto gli ultimi stipendi. Chissà com’è andata a finire, poi.
In ogni caso, Fabrizio Corona aveva messo in conto che la sentenza di una settimana fa potesse essere assai pesante e dunque organizzato la fuga. Certo, ha commesso un errore quasi paradossale: le forze dell’ordine l’hanno rintracciato subito grazie all’antifurto dell’auto su cui viaggiava, collegato al satellite. Lui però non lo sapeva, non ci pensava. E allora perché si è arreso? Dall’Italia aveva contattato la famiglia Carvalho, ricchi industriali di Cascais; il figlio Lorenzo s’era preso il compito di portarlo in Sud America a bordo del suo yacht. La polizia, però, ha parlato chiaramente con questi signori e li ha convinti ad abbandonare la causa. Corona, a quel punto, s’è trovato solo e impotente. Con ogni probabilità la sua ultimissima speranza era quella di scontare il carcere in Portogallo, dove è praticamente uno sconosciuto. Ma il Tribunale di Lisbona ha subito scelto l’estradizione. E adesso Fabrizio Corona è tornato nel Bel Paese.