
Il sito ufficiale di Fabrizio Corona non dà segni di vita, fatta eccezione per un sibillino Coming soon. Sulla sua pagina Facebook, invece, poco fa è apparso un messaggio. Ovvero un passo del libro di Haruki Murakami Kafka sulla spiaggia: “Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato“. Bello, non c’è che dire. E pure molto intenso. Resta da stabilire chi l’abbia pubblicato: lui oppure uno dei “suoi”? Perché se è stato proprio Fabrizio, beh, ha lasciato un indizio grande quanto una casa.
Sì, perché il suddetto messaggio è stato scritto tramite cellulare da Quarto Oggiaro, quartiere dormitorio situato nella periferia milanese. Un luogo che spesso è teatro di spiacevoli episodi ed è frequentato anche da gente poco raccomandabile. Possibile che Corona sia scivolato su una simile buccia di banana, possibile che abbia perso la lucidità in questo modo? Oppure l’ha fatto apposta, è una mossa cosciente? E mettiamo, invece, che l’abbia scritto qualcuno del suo entourage: anche in questo caso non è una bella mossa. Non siamo in un film, accidenti. Non c’è Brian De Palma dietro la cinepresa, pronto a dire “Buona la prima”. E il ragazzo chiamato Corvo è solo il personaggio di quel libro. Un frutto della fantasia.
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