Lady Gaga è finita nell’occhio del ciclone a causa della sua smodata passione per le pellicce. Pregiate. Di recente ne ha acquistate due in Russia assai rare e costose: una di zibellino, del valore di oltre duecentomila dollari, e l’altra di volpe argentata (pagata quasi ventimila dollari). Poi le ha sfoggiate con orgoglio, rendendo così pubblica la notizia e accendendo furiose polemiche soprattutto da parte della nota associazione animalista Peta (la stessa per cui Elisabetta Canalis ha posato completamente nuda): “fuori luogo – si legge – fuori contesto e forse anche fuori di testa. Mentre la nazione è concentrata nel respingere la violenza e siamo nella stagione della bontà e della gentilezza, Gaga indossa una giacca fatta di almeno trenta animali macellati“.
Non è la prima volta che la Peta si scaglia contro Lady Gaga, ma lei finora si è limitata a mostrare soltanto fastidio e ha definito “violente e infantili” le campagne realizzate dalla stessa associazione. Lo scorso agosto ha pure scritto un lungo messaggio ai fan, fra l’altro dichiarando: “Mi sono sempre allontanata da ciò che era fatto con pelle di animali, anche perché non sono mai riuscita a permettermi una cosa del genere, ma ciò comunque non vuol dire che la mia morale è così rigida da impedirmi di piegarmi di fronte ad un assoluto pezzo d’arte come un cappotto“. Sarà. Certo che c’è in ballo anche un notevole paradosso: la Germanotta, infatti, è da sempre molto impegnata nel sociale e combatte soprattutto per la difesa dei diritti gay, contro il bullismo e contro l’Aids. Ha pure inaugurato una fondazione, Born Thi Way, per aiutare i giovani vittime delle vessazioni da parte dei coetanei. Insomma, mostra di avere dei valori ben precisi e molto saldi. Stupisce, dunque, che poi spenda quasi 220mila dollari per due pellicce, e soltanto in nome della… moda.