Riccardo Schicchi è morto l’8 dicembre. Aveva 60 anni e soffriva di una grave forma di diabete che lo aveva portato fino al coma, tolto la vista e causato anche un’insufficienza renale. La sua scomparsa è stata un grande dolore per tanti, perché Schicchi non soltanto era il “re del porno”, ma anche (anzi: soprattutto) un professionista serio e apprezzato. E fra quelli che stanno soffrendo di più, fra quelli che sentono di più la sua mancanza c’è senza dubbio Rocco Siffredi. E’ una delle sue “creature”, ha lavorato sempre al suo fianco fra la fine degli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta: “E’ come se avessi perso – ha detto in un’intervista a Repubblica Tv – un grandissimo insegnante, un professore, un papà… Un po’ di tutto. Sono rimasto allucinato dalla sua morte”. Ha il cuore spezzato, Rocco, così davvero non l’avevamo mai visto. E’ apparso nel centro di Milano con la moglie Rozsa Tassi, si tenevano per mano e sono entrati in qualche negozio di abbigliamento. Mentre lei, però, come tutte le donne si è lasciata catturare dal fascino dello shopping, Siffredi sembrava in tutt’altro posto con la mente.
ROCCO SIFFREDI, IL DOLORE PER LA SCOMPARSA DI SCHICCHI: FOTO
Lo sguardo truce, a tratti perso nel vuoto, chiaramente e profondamente triste: “Con Riccardo – ha detto ancora – se n’è andata forse l’ultima persona che ha sempre visto il porno come un lavoro vero e serio. Era intelligente, sensibile. Riusciva a vendere, a volte, il bronzo per oro, se non per diamanti“. E poi: “Avevo 20 anni e gli devo tutto. Non c’è stato nessuno come lui: è riuscito a sdoganare il mondo del porno, andando dritto per una strada in cui credeva anche a costo degli insulti dei benpensanti“. Sarà un Natale diverso, questo, per Rocco Siffredi. Un Natale senza un pezzo importante della sua vita.
