Sara Tommasi, “Ora basta, parlo io”: un libro che promette sorprese
“Ora basta, parlo io“: così è intitolato l’opera di Sara Tommasi che segna ufficialmente il suo debutto nella letteratura italiana. Non se ne sapeva nulla, non l’aveva annunciato in alcun modo. Ha voluto farci una sorpresa, insomma. Non è nemmeno chiaro quando e dove l’abbia scritto: durante il ricovero in clinica? Dopo essere uscita? In ogni caso, la presentazione ufficiale è avventura ieri a Roma. Hanno partecipato anche la madre della showgirl, Cinzia Cascianelli, ormai onnipresente; e don Michele Barone, che negli ultimi tempi le è stato parecchio vicino. Lei, Sara, è apparsa in buona forma. E pare si sia già stancata dei casti abiti con cui ha fatto le ultime apparizioni pubbliche. Ha infatti sfoggiato un completo molto elegante – giacca e gonna – ispirato agli anni Cinquanta ma con una scollatura vertiginosa (se ne sentiva la mancanza, ammettiamolo). A completare la mise, un coprispalla in pelliccia nera, un cappello in tono a falde larghe e décolléte lucide con zeppa.
SARA TOMMASI PRESENTA IL SUO LIBRO: FOTO
“Ora basta, parlo io“: un titolo simile promette scintille. Grandi rivelazioni. Invece, facendo la somma emerge poco di nuovo rispetto a quanto la Tommasi ha dichiarato nel corso delle recenti interviste. E’ la ricostruzione degli suoi ultimi anni, dal successo all’inferno, dalla Bocconi al mondo dello spettacolo e poi… giù. Droghe, sesso, violenza fisiche e psicologiche: ne vien fuori il ritratto di una ragazza ambiziosa, intraprendente ma anche assai fragile. Non c’è il sapore di tragedia, però. Anzi, il tono è disinvolto e, per certi versi, tende a sdrammatizzare. Allo stesso tempo non si rinnega nulla, e questo è un merito che va riconosciuto.
Più di qualcuno è rimasto deluso dai suoi racconti relativi al rapporto con Berlusconi e al Bunga Bunga: quest’ultimo, dice lei, era solo “una rullata di tamburi”. Cene eleganti, occasioni in cui si mangiava e si ballava e chi voleva restava pure a dormire perché Silvio è molto generoso. E il resto? Gli scandali, le intercettazioni, gli sms? Tutte fandonie, parola della Tommasi.