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Cose da Vip

Daniela Santanchè e Alessandro Sallusti: Natale in solitudine

Amara la vicenda che vede protagonista Alessandro Sallusti, proprio amara: specchio di una società, di un Paese piegato dalle sue contraddizioni e da un sistema giudiziario che a volte appare a dir poco paradossale. La storia di Sallusti, di quella sproporzionata condanna per diffamazione, del tentativo di evasione, della notte passata nella redazione de Il Giornale, dell’arresto davanti agli occhi di tutti, è nota. Adesso il giornalista si trova ai domiciliari nella villa milanese della compagna Daniela Santanchè. Una villa di tre piani splendida, grande, arredata con mobili e oggetti di lusso. Ma triste, in questi giorni, anzi tristissima. Una gabbia dorata. Sì, perché la condanna di Sallusti coinvolge tutti coloro che gli sono vicini: “Adesso – ha spiegato la Santanchè, come riporta il Corriere della Sera – sarà vietato l’ingresso a tutte le persone della mia famiglia, già oggi mia madre non è potuta venire a trovarmi“. La coppia, dunque, si prepara a passare un Natale in semi-solitudine. Il giudice ha concesso a Sallusti soltanto due ore di aria al giorno, dalle dieci alle dodici, durante le quali può anche andare alla riunione di redazione. Via libera per le telefonate, le mail e anche Twitter, su cui lui è molto attivo. Di contro, non può comunicare con gli estranei.

LE FOTO DI DANIELA SANTANCHE’

Hanno accesso alla villa tutti i suoi abitanti (ovvero la Santanchè e suo figlio Alessandro, che ha sedici anni e non potrà più invitare gli amici, sua nipote e il personale di servizio), il figlio di Sallusti, il cardiologo di fiducia (ha due bypass) e l’avvocato Ignazio La Russa. Porte sbarrate anche per i parenti della Santanchè e per le “persone – spiega lei – che abitualmente ricevo nel mio ufficio per questioni di lavoro“. La compagna di Sallusti non nasconde la sua rabbia e nemmeno la tristezza: “non potrò stare con mia madre nè con i miei fratelli. Se dobbiamo trascorrere il Natale da soli, se questa è la pena, faremo Natale da soli. Mi auguro che la situazione cambi…“. Ci sono due strade che potrebbero portare al cambiamento: la grazia, ipotesi valutata in queste ore anche dal Presidente della Repubblica, oppure l’ingresso di Sallusti in carcere, come lui stesso ha chiesto.

A tal proposito, la Santanchè è combattuta: “Alessandro non vuole appartenere a nessuna casta di privilegiati. Io sono dilaniata tra il lato umano, di sentimento, e la posizione di rispetto nei confronti di Sallusti. Se ha detto ‘voglio andare in carcere’, io devo essere al suo fianco, rispettando le sue modalità. L’amore è anche questo. Quanto alla grazia, non tocca a me, ma ad altri“. Da tutta questa storia, però, sta venendo fuori il ritratto di un legame profondo fra due persone. Molto più profondo di quanto potesse sembrare: “Abbiamo tanti problemi in questo momento – ha concluso la Santanchè – tante cose da dirci e sempre poco tempo per farlo. L’unico aspetto positivo di tutta questa vicenda è che possiamo stare insieme e parlarci, ché tra di noi ci capiamo“.

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