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Cose da VipVelvet Amarcord

Una volta erano così: Valeria Marini

Lei come si chiama?“. “Jessica Rabbit“. “Ah, Jessica Rabbit… Suppongo sia un nome d’arte“: già da questo primissimo scambio di battute Valeria Marini ha mostrato di avere una marcia in più. Perché è uno scambio di battute avvenuto con quella lingua biforcuta che risponde al nome di Gianni Ippoliti, e già per questo ci vuole coraggio. Non solo: la Marini era alla sua primissima apparizione televisiva. Avrebbe dovuto essere emozionata e intimorita, e invece no… Eccola già sfacciata e sicura di sé. Aveva ventuno anni il programma si chiamava Modella Mai, era una puntata zero ed è stato lo stesso Ippoliti a mostrare il video davanti alle telecamere di Uno Mattina. Ma cos’è successo, poi, fra loro due?

E’ successo che, com’è ovvio, Ippoliti ha cominciato a provocare l’esordiente fanciulla in costume da bagno intero (già dotata di curve burrose ma con labbra meno carnose rispetto a oggi, evidentemente era ancora in fase di sviluppo): “Che cosa ha fatto Lei per arrivare all’illusione… Le avranno raccontato ‘ti faremo fare questo, ti faremo fare quest’altro’…“. Lei, per nulla impressionata, ha risposto: “Più che altro io ho avuto esperienze di agenti finti: innanzi tutto prendono solo le ragazze molto ingenue come me (e giù una risatina che la diceva lunga, ndr), poi in genere si incontrano in discoteca o comunque sia la notte, mentre le persone serie per lavoro sono solo quelle che si incontrano di giorno (già allora molto saggia, la ragazza, ndr)”. Gianni ha rincarato la dose: “Lei come aspetto fisico è molto avvantaggiata… Mi prepara una lettera commerciale?“. Faceva la parte dello scettico, ma forse lui aveva già capito tutto…

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