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Angelica Livraghi: “Non voglio più stare zitta”

Posso dirti la verità? Ma sì, te la dico… Mi prende un po’ male il pensiero di compiere 25 anni. Da ragazzina pensavo che a quest’età avrei avuto una vita sistemata, invece non è proprio così… Di certo, però, finora è stata una vita piena. Ci sono state sofferenze, periodi difficili, ma anche tante cose belle. Tutto ciò ha creato la persona che sono adesso. E io adesso mi piaccio. Sì, adesso sì”. Angelica Livraghi giocherella con una ciocca di capelli, sorride, gesticola disegnando sogni e desideri. E’ un pomeriggio piovoso, Ponte Milvio se ne sta lì a pochi passi, i tavolini del bar si riempiono di voci, bicchieri, gente di ogni età. Fra pochi giorni – per l’esattezza il 24 novembre, Angy festeggerà il compleanno. E allora ha deciso di farsi un regalo. Ha deciso di parlare, di dire ciò che le preme da dentro, nel bene e anche nel male. Un bel dono, senza dubbio. Un passo importante nel percorso di donna compiuta. Comincia dalle cose positive, quelle che le richiedono impegno ma in cui crede davvero. Comincia dai cani e dallo sconfinato amore che nutre nei loro confronti. La Livraghi ha fatto studi e anni di volontariato, è una dei soci del Bau Village, quel canile costruito lungo il Tevere e andato distrutto durante la recentissima alluvione che si è abbattuta sulla Capitale.

Angelica, cosa ne sarà dei vostri animali?

Per fortuna stavamo già allestendo un nuovo spazio, il Villa Bau Country sulla Flaminia. E’ quasi pronto, sarà una sorta di cittadella con varie attività fra cui pet therapy, salvataggio nautico, fattoria didattica. C’è anche una piscina e ogni socio avrà un piccolo pezzo di terreno da coltivare. L’idea è quella di creare un angolo di campagna nel cuore della città: ho sempre sognato una cosa del genere.

LE FOTO DI ANGELICA LIVRAGHI

Tu sei operatrice di pet therapy.

Sto facendo il corso per prendere la qualifica. Credo molto nella pet therapy e a questo proposito c’è un altro bel progetto in ballo…

Cioè?

Vedi, l’ex compagno di mia madre, che io considero mio padre perché è lui che mi ha cresciuta e non ha mai smesso di starmi vicino, è un oncologo. Si occupa dei malati di tumore allo stadio finale della malattia, il suo compito è quello di migliorare il più possibile la qualità della loro vita e sostenere psicologicamente anche i familiari. Insieme a psicologi, medici e infermieri volontari, sta creando un’associazione proprio per svolgere in modo più ampio queste attività. E ci sono pure io: se tutto andrà come deve, saremo i primi a portare in Italia la pet therapy a domicilio.

Beh, complimenti, è un’iniziativa molto bella…

Ci occuperemo non solo dei malati terminali ma anche degli anziani e delle persone in difficoltà. Il gruppo è ancora in formazione, sotto Natale allestiremo anche dei mercatini per raccogliere fondi, pagare gli infermieri specializzati e cominciare.

Il circolo cinofilo, l’associazione di volontariato, il corso per diventare operatrice di pet therapy: non ti fermi mai?

Non riesco! Pensa che curo anche due rubriche per altrettanti giornali e mi sto specializzando in cake design (le sue torte sono opere d’arte, ndr). Da una parte io sono fatta così, dall’altra devo aprirmi diverse strade per individuare quella più giusta e costruire la basi del mio futuro. Vorrei avere delle certezze, sentirmi più tranquilla, anche perché il mio padre naturale sembra deciso a ostacolarmi sempre di più…

In che senso?

Lui se n’è andato via che avevo cinque anni e non è mai stato presente nella mia vita. Pur essendo molto benestante, non ha voluto mantenermi gli studi universitari: il mio sogno era quello di studiare Veterinaria, ma qui a Roma non c’è. E richiede frequenza quotidiana obbligatoria. Insomma, non avrei potuto studiare e allo stesso tempo lavorare. Si è rifiutato di darmi una mano, e questa è stata la prima grande botta di una lunga serie.

Cosa hai fatto dopo il suo rifiuto?

Ho rinunciato. Mi sono iscritta alla facoltà di Sociologia qua a Roma e per pagarmi gli studi ho cominciato a lavorare come barista.

Perché dici che adesso lui ti sta ostacolando ancora?

Perché non vuole più darmi l’assegno di mantenimento, che tra l’altro non è per niente alto. Dice che sono diventata ricca dopo il Grande Fratello, pensa!

Non è così?

Non è assolutamente così, non si diventa ricchi con il Grande Fratello. Si fanno le serate, è vero. Ed è anche vero che con una serata puoi guadagnare ciò che guadagna un operaio in un mese, non lo nego. Ma prima di tutto non hai alcuna certezza sulle date, e poi ci sono un sacco di spese: a cominciare dai viaggi e dagli alberghi.

E tu, inoltre, investi cifre importanti per i cani.

Io come gli altri soci. Le strutture, il cibo, le cure mediche: c’è sempre bisogno di soldi. In un anno abbiamo salvato la vita a 35 cani, simili traguardi non arrivano per magia.

Angelica, perché non ti si vede più in tv? E’ stata una tua scelta?

Un altro dei miei sogni è sempre stato quello di fare l’attrice, ho studiato recitazione per diverso tempo. Quando sono uscita dal Gf, molti mi hanno consigliato di tenermi lontana dalla tv, da ospitate e cose simili, per non essere etichettata a vita. Ma il teatro ormai per me è fuori discussione, è un ambiente troppo snob e chiude le porte a chi fa i reality. Nelle fiction girano sempre gli stessi nomi e il cinema… Beh, il cinema mi pare quasi un’utopia.

Come descriveresti la tua esperienza al Grande Fratello?

Come un’agonia.

Perché?

Perché, al di là dell’incontro con Ferdinando (Giordano, ndr), è stato tutto negativo. A cominciare dalla “gestione” di noi concorrenti.

Cosa vuoi dire?

Prima di tutto, io sono sempre stata trattata male. La stessa Alessia Marcuzzi aveva evidenti preferenze nei confronti di altri, li ha rivisti anche fuori. Io ero la pecora nera.

Per quale motivo, secondo te?

Perché ero quella più difficile da gestire, appunto. Il loro lavaggio del cervello con me non ha funzionato, o meglio: ha funzionato solo in parte. Gli unici con cui ho avuto un bel rapporto sono stati Omar e Andrea Palazzo, puoi scriverlo.

Cosa intendi per lavaggio del cervello?

Il Gf è un programma tv, ok. Deve fare ascolti. Ma loro, per raggiungere questo obiettivo, cercando di pilotarti. Ti portano a litigare, a parlare male degli altri, a essere quello che non sei. Alla fine, in parte ci sono cascata anche io, dicendo cose negative che in realtà non pensavo. Sono intervenuti anche a proposito dei miei rapporti intimi con Ferdinando, figurati.

In che modo?

Io non volevo fare certe cose davanti alle telecamere, proprio non mi andava. Loro hanno cominciato a dirmi che ero bloccata, che avevo problemi di natura sessuale… Cose così.

Quindi ti sei convinta per questo?

No. Mi sono convinta per Ferdinando, perché lo stavo perdendo. E non me ne sono pentita affatto. Anzi.

Stai dipingendo un quadro amarissimo, Angelica…

Ma è così. E io sono stufa di stare zitta. Stanno tutti zitti, soltanto Rudol (Mernone, ndr) ha avuto il coraggio di vuotare il sacco. Loro contano sulla paura. Sì, finisci per stare zitto perché hai paura che, se parli, poi non lavori più. Mi hanno deluso tutti. Alessia per prima: è stata una sorpresa negativa. Molti criticano Barbara D’Urso, ma io ti dico che la D’Urso è mille volte più vera ed è una grande professionista. E lo stesso vale per Federica Panicucci. L’apparenza inganna. E molto.

Prima dicevi che il “dopo”, invece, è stato una sorta di riscatto.

Sì. Mi avevano convinta che tutta l’Italia mi odiava e invece, quando sono uscita, ho trovata migliaia di persone che stavano dalla mia parte. Che mi vogliono bene. La mia pagina Facebook conta quasi sessantamila persone e ti posso assicurare che tutti mi stanno davvero vicino. Mi riempiono d’amore, è incredibile. Fanno sacrifici per venire alle serate, per seguirmi e incontrarmi. Ci sono sempre. E non esistono parole per esprimere la mia gratitudine.

… E la vita sentimentale come va, invece?

La mia vita sentimentale, per il momento, è zero. Come ti dicevo, sento la necessità di costruire prima qualcosa di mio, per il futuro. Finora mi sono dedicata troppo alle storie d’amore, finendo per mettere in secondo piano cose altrettanto importanti.

Torneresti a fare tv?

Tornerei per fare qualcosa di bello, non per indossare a vita i panni dell’ex gieffina e non per i teatrini.

Cosa farai per il tuo compleanno?

Ho organizzato una festa in un locale di Modena. Partiremo da Roma con un pullman pieno zeppo, arriveranno da ogni parte: Napoli, Torino, un sacco di posti diversi. Saranno con me e per me… Non c’è niente di più bello. Loro mi ripagano di tutto.

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