Quando Giovanni Conversano parla di Giada Pezzaioli, la “sua” Giada, diventa un fiume in piena. Parlerebbe di lei all’infinito, e senza mai ripetersi. Questa ragazza dal viso d’angelo, illuminato da un paio di grandi occhi chiari, gli ha proprio preso il cuore. Rivoluzionandogli l’esistenza. Si sono conosciuti due anni fa: lei era la Miss Mondo Italia in carica, lui conduceva le selezioni di Miss Mondo in Puglia. E’ rimasto folgorato, Giovanni. Dalla sua bellezza, ovviamente, ma soprattutto dal suo sguardo che “riflette la sua pulizia interiore“, spiega. Lei aveva sedici anni, lui trentuno. All’inizio, Conversano lo ammette, la differenza d’età ha creato qualche titubanza. Qualche timore. Ma lui non ha pensato di rinunciare nemmeno per un istante. Piuttosto, ha cercato la strada per agire nel modo migliore. E l’ha trovata.
Allora, come hai superato i comprensibili timori legati al dato anagrafico?
I timori non riguardavano me, ma lei. Anche perché Giada mi ha conosciuto nel mio momento mediaticamente peggiore: passavo come uno sciupafemmine, dicevano di me cose che non stavano né in cielo e neppure in terra. Volevo che ci vedesse chiaro, che conoscesse la persona al di là del personaggio. Così sono cominciate le telefonate.
Solo quelle?
Esattamente: per circa sei mesi ci siamo sentiti soltanto per telefono. Abbiamo parlato tanto, ci siamo scoperti a vicenda, capito tante cose. Poi è cominciato tutto. E Giada è stata l’unica donna che mi ha messo con le spalle al muro.
In che senso?
Dopo cinque-sei mesi, mi ha dato un aut aut: ‘O ti presenti ai miei genitori, dimostrando così che fai sul serio, o puoi anche cancellare il mio numero di telefono perché tanto non ci vedremo più‘.
Accipicchia, che caratterino…
Esatto (ride, ndr)! Non volevo perderla, così ho conosciuto tutta la famiglia.
Ma è vero che vi sposate?
E’ vero che stiamo costruendo insieme un progetto di vita importante, non sottoposto al giudizio del pubblico come mi è accaduto in altri casi. Stiamo insieme da due anni, conviviamo, abbiamo un rapporto sano e sereno basato sul rispetto reciproco e sulla lealtà. Collaboriamo anche nel lavoro, visto che lei fa la modella, portiamo avanti progetti a 360 gradi. Giada non è una che sgomita per stare davanti, e ciò ha dato ulteriore forza alla nostra storia.
Prima hai parlato di giudizio del pubblico, sicuramente ti riferivi alla storia con Serena Enardu, nata davanti alle telecamere di Uomini e Donne ma ormai finita da un bel po’. Non ti dà fastidio che ancora i vostri nomi vengano associati?
No, fastidio no. Non rinnego nulla di ciò che è stato. Però, appunto, è passato. Non ha senso parlarne ancora. Il mio presente è Giada.
Sei uno fra i pochi ex tronisti che, nonostante il passare del tempo, hanno saputo costruire un percorso nel mondo dello spettacolo…
Beh, innanzi tutto mi considero ancora agli inizi. Poi io ho sempre avuto il fermo proposito di fare questo lavoro; prima di Uomini e Donne ho partecipato a Campioni, e anche il programma di Maria (De Filippi, ndr) l’ho considerato un trampolino di lancio.
Ah, quindi non sei andato là per trovare l’amore?
No, anche se è arrivato pure quello.
Evviva la sincerità. Poi cos’è successo?
Terminata quell’esperienza, ho cercato di diversificare. E forse è stata questa la scelta “vincente”.
Hai anche iniziato a lavorare come giornalista…
Sì, mi occupo di sport per una testata pugliese. Mi piace, è un’esperienza davvero interessante.
Ma il tuo obiettivo principale è affermarti come conduttore televisivo.
Mi sto mettendo in gioco. Ho presentato parecchi eventi dal vivo, dallo scorso giugno ad agosto ho condotto tutte le date delle selezioni di Miss Italia in Puglia: circa cinquanta. Tra l’altro, da questo ingaggio ne è derivato un altro: qualcuno della Rai mi ha visto, sono piaciuto, così mi hanno scelto come inviato di Uno Mattina Estate per gli Europei.
Una soddisfazione.
Certamente. Il mestiere di conduttore lo sento più adatto a me, anche se non devo essere io stabilirlo. Preferisco che siano gli altri a giudicare, però dopo avermi visto in campo.
Che differenza c’è fra il Giovanni tronista e il Giovanni di oggi?
Per quanto riguarda la persona, nessuna.
E per quanto riguarda il personaggio?
Tante. Il mio personaggio era guascone, sfrontato, latin lover. Tutto costruito quasi su componenti ludiche. Adesso porto avanti idee diverse, voglio essere legittimato in un percorso professionale serio e lineare. Certo, in passato ho fatto errori. Non con dolo, ma con superficialità.
Per esempio?
Per esempio avevo capito che se in tv la racconti grossa, catturi di più l’attenzione della gente e dei media, quindi mi adeguavo. E poi facevo vita molto mondana…
Adesso non più?
No, adesso non mi interessano più certe dinamiche e certi contesti. Anche perché c’è Giada.
Hai chiesto il risarcimento danni a Lele Mora, accusato di averti diffamato a mezzo stampa quella volta in cui, a Pomeriggio Cinque, disse che gli avevi rubato delle carte di credito…
La giustizia sta facendo il suo corso. Se otterrò il risarcimento, lo devolverò tutto in beneficenza.
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