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Cose da Vip

Dario Sardonè: “Sono single, timido e condurrò Sanremo”

Dario Sardonè dice di essere timido. Anzi, timidissimo. Non ne siamo molto convinti: forse le sue guance vanno in fiamme quando c’è di mezzo il cuore; ma per il resto, questo ventiduenne milanese ha davvero il piglio del guerriero. E soprattutto ha le idee chiare. Nella piena adolescenza, quando tutti (o quasi) sono alle prese con gli amici, le fidanzatine, i libri (chi più, chi meno…), il computer e la ricerca del look più giusto con cui presentarsi al mondo, Dario ha capito cosa avrebbe voluto fare nella vita: il conduttore televisivo. Ed è subito passato all’azione. Ha fatto qualche esperienza come fotomodello, ma non è durata perché “non mi piaceva, io e la moda non c’entriamo proprio niente“. Allora ha mirato con più precisione il bersaglio e scelto di fare la gavetta, nel senso più tradizionale del termine: “tutti i grandi presentatori l’hanno fatta, no?“. Radio private, eventi in piazza, corsi di dizione e recitazione, qualche “no” ben piazzato: pure essendo giovanissimo, Dario è stato fin dall’inizio molto metodico nella costruzione della sua carriera. E i frutti sono arrivati. Stanno arrivando. Ha già alle spalle qualche esperienza televisiva per Sky e la Rai; dallo scorso ottobre conduce Baby Boom, programma in onda sul canale 137 di Sky, dedicato alle famiglie e alle coppie in dolce attesa.

Dario, ma non ti senti troppo “piccolo” per parlare di gravidanze e figli in arrivo?

In effetti all’inizio m’era venuto il panico (ride, ndr). Quando mi hanno proposto questa trasmissione ho subito capito che si sarebbe trattato di una chance importante, ma d’altra parte mi sono detto ‘Oddio, e mo che faccio?‘. Temevo di non riuscire a comunicare bene con le coppie di ospiti. Certo, io sono cresciuto in fretta, ma la paura c’era. Invece sta andando tutto benissimo: è già il primo programma della Rete.

Tu sei uno strenuo sostenitore della gavetta: cosa strana, in tempi in cui tutti sperano nel successo facile…

Sì, credo nell’importanza della gavetta, la sto facendo e voglio continuare a farla. E’ l’unico modo per affermarsi davvero, ne sono convinto. Ho ricevuto varie proposte – per esempio mi hanno offerto di partecipare ad alcuni reality – ma le ho rifiutate perché non mi sembravano in linea con il mio cammino

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Il tuo è un cognome noto: tuo fratello Riccardo fa l’attore ed è un volto apprezzato della fiction italiana…

Eh… Che devo dirti? Siamo legati, ci vogliamo bene, ci stimiamo e facciamo l’uno il tifo per l’altro. Ma finisce qua. Non sono un raccomandato, non sono mai stato aiutato da nessuno e faccio sempre tutto da solo. Anche con gran fatica. Essere un ‘fratello di’ non è un vantaggio, come molti pensano. Anzi, diverse volte sono stato pregiudicato per questo: ho fatto provini e non mi hanno preso perché cercavano volti nuovi e il mio cognome, appunto, è già conosciuto. Per fortuna adesso va meglio, i ‘pregiudizi’ stanno svanendo.

Resta il fatto che entrambi lavorate nello spettacolo: cosa pensano i vostri genitori? Non è da tutti ritrovarsi due figli artisti…

Loro non appartengono assolutamente a questo mondo: mio padre fa il parrucchiere e ha un negozio suo, mia madre lavora nella ristorazione. In parte, però, abbiamo ereditato questa passione da mio padre, che da ragazzo ha fatto dei fotoromanzi. Ma sono passati tanti anni… Comunque sì, sono contenti. Sanno che si tratta di mestieri non facile, ma hanno fiducia nelle nostre possibilità.

Come va la tua vita privata?

Non ho vita privata! Sono single da circa un anno e sto bene così, dedico tutto me stesso al lavoro anche perché, come ti dicevo prima, faccio tutto da solo. Non è facile e ci vuole impegno totale. Ho tante amiche, certo, ma la cosa finisce lì.

Che effetto ti fa il pensiero di avere tante ammiratrici, anche giovanissime?

Mi fa piacere… Ma sono davvero timidissimo! Pensa che ai tempi della scuola, quando usciva il discorso della mia attività in tv, mi sentivo morire per l’imbarazzo. Sono fatto così. Però mi capita di comunicare con le mie ‘ammiratrici’, alcune le ho conosciute durante qualche evento e ci siamo anche scambiati i numeri di telefono. Mica me la tiro… E poi perché dovrei farlo?

… E se qualcuna ti fa complimenti espliciti?

Ringrazio, perché mi ritengo una persona educata… Ma poi non so che fare… I complimenti mi spiazzano!

Qual è il tuo obiettivo più ambizioso?

Voglio continuare su questa strada, sfondare. In ballo ci sono tanti progetti e ne sono felice. Sogno di arrivare a condurre il Festival di Sanremo, magari verso i quarant’anni: non mi manca nulla, perché non dovrei riuscirci?

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