“Crozza non mi è piaciuto. Cambio canale“: questo il secco tweet con cui, ieri sera, Flavio Briatore ha commentato le performance di Maurizio Crozza offerte davanti alle telecamere di Crozza nel Paese delle meraviglie su La7. Il programma ha totalizzato l’8,35 per cento di share media con quasi 2,4 milioni di telespettatori (2.388.926); ospite in studio il Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, che Crozza ha intervistato vestendo i panni di Gigi Marzullo. Fra gli altri personaggi proposti quest’anno c’è anche lo stesso Briatore e la parordia s’ispira principalmente al reality The Apprentice, tramutato in The Ficientis. Ieri Crozza-Briatore ha eliminato Icaro, colpevole di aver volato troppo in alto; Marcel Marceau, ritenuto troppo chiacchierone per essere un leader e la Piccola Fiammiferaia, che è povera perché incapace di sfruttare le proprie potenzialità. Infine è stato estromesso persino Silvio Berlusconi perché “potevi diventare un grande pianista e invece ti sei rovinato con la politica“. Molti hanno applaudito, molti si sono fatti qualche risata, ma Briatore ha cambiato canale.
E non è detto che tale decisione sia scaturita dal “presa in giro” che lo vede protagonista. La quale può suscitare ilarità, certo, ma in alcuni passaggi – e questo bisogna dirlo – anche risultare un po’ forzata. Scommettiamo, per esempio, che Briatore non ha per nulla gradito quella battuta relativa suo figlio Nathan Falco, a cui avrebbe regalato un orso vero di 350 kg anziché un orso di peluche perché ama fare le cose in grande. Comunque. Briatore ha mostrato grande fastidio dinanzi alla parodia di Schettino: “Non mi fa ridere – ha scritto sempre su Twitter – e non rideranno i parenti delle vittime“. Osservazione condivisibile, di cui Crozza sarà sicuramente cosciente. Trasformare in barzelletta una tragedia è un rischio grosso. Lui ha deciso di correrlo: gli italiani lo premieranno? Per Briatore… E’ fuori.
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