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Daniela Martani: “Sono ancora una pasionaria”

Daniela Martani ha lo sguardo deciso e la voce da ragazzina. La conoscono tutti, per due motivi: per quel famoso cappio al collo messo durante una vertenza contro l’Alitalia e per la partecipazione al Grande Fratello 9. Per undici anni Daniela è stata un’hostess di volo, ma non ha mai smesso di coltivare la passione per il mondo dello spettacolo. Per entrare nella Casa di Cinecittà chiese l’aspettativa ma gliela rifiutarono. Decise di rischiare, i suoi datori di lavoro non la presero bene e minacciarono il licenziamento. Allora Daniela, ribattezzata La Pasionaria per il temperamento guerriero, abbandonò il reality. Ma non servì, perché perse ugualmente il posto. Scoppiò un caso, l’opinione pubblica si spaccò in due: quelli che facevano il tifo per lei, ritenendola vittima di un’ingiustizia; e quelli che la indicarono come un’ambiziosa mossa soltanto dal desiderio di visibilità. Sono trascorsi più di tre anni, Daniela non ha mollato. La sua attività principale, adesso, riguarda la musica: si esibisce come cantante nei locali e in occasione di vari eventi pubblici. Ha studiato recitazione, partecipa ai casting, mette a segno qualche colpo: in questi giorni è al cinema con Viva l’Italia, la nuova commedia diretta da Massimiliano Bruno.

Che ruolo interpreti in questo film?

E’ un piccolo ruolo, faccio la parte di una donna del pubblico che non sopporta Ambra Angiolini (sorride, ndr) e le dà addosso.

In questo momento della tua vita, però, ti stai dedicando soprattutto alla musica.

Sì, amo la musica anche se non sempre ti permette di campare.

Come ricordi l’esperienza del Grande Fratello?

Come un trauma. Sono stata vittima di una discriminazione, ho perso il lavoro, ma non è stato soltanto questo. Il Grande Fratello, all’inizio, era davvero un trampolino di lancio. C’era la possibilità di far emergere le proprie potenzialità. Nelle ultime edizioni, invece, ha prevalso la tendenza alla distruzione. Il tentativo sfrenato di mettere in difficoltà i concorrenti, scavare nelle loro vite, rivelare ogni cosa della vita privata senza porsi dei freni. Questo significa usare le persone e basta.

LE FOTO DI DANIELA MARTANI

Cosa ti è successo una volta uscita dalla Casa?

La tv è un boomerang. All’improvviso ti ritrovi al centro dell’attenzione, tutti ti cercano, è una girandola. Poi, altrettanto velocemente, l’interesse nei tuoi confronti svanisce. E a nessuno importa più niente. Quelli di Endemol, per esempio, non si sono mai chiesti come sia adesso la mia vita. Quali siano state le conseguenze di tutta quelle bufera. Eppure ho perso il lavoro, e non sono mica una ragazzina.

Tu avresti voluto lavorare in tv senza perdere il posto di assistente di volo, giusto?

Non ci trovo nulla di male e non mi sembra una cosa campata in aria. Puntare soltanto sull’arte e sullo spettacolo può essere rischioso, c’è troppa precarietà. E’ da condannare il tentativo di essere concreti e cercare una stabilità economica? Eppure l’hanno fatto in molti: mi vengono in mente Roberto Vecchioni che è un insegnante, Enzo Jannacci che è un medico; la stessa Ambra Angiolini, che ha aperto un negozio di scarpe.

Torneresti a fare tv?

Soltanto se mi dessero la possibilità di poter mostrare ciò che so fare. Andare in tv a parlare del nulla, senza sostanza… No, non mi interessa. Anche se mi hanno pure accusata del contrario.

Oltre a Viva l’Italia, ti vedremo anche nel film di Alessandro Capone Io non pago, a breve nelle sale cinematografiche.

Sì, anche in quel caso ho un piccolo ruolo.

Stai continuando a fare tanti casting?

Beh, sì, li faccio. Ma senza eccessi. Non ho mai avuto la smania di sfondare o fare chissà cosa. Ormai sono arrivata al punto in cui non devo “arrivare” per forza. Io sono contenta anche di recitare in un piccolo teatro davanti a cinquanta persone. E ho altre situazioni in ballo che riguardano settori completamente diversi dallo spettacolo. Nella vita bisogna rimboccarsi le maniche.

Come procede la vita privata?

… No comment! (ride, ndr).

Credi nel Principe Azzurro

No, Non credo nel Principe Azzurro, nel senso che non credo che esista una persona assolutamente perfetta. In amore occorre mettere in conto gli ostacoli e riuscire a superarli, magari.

Sei ancora una “pasionaria”?

Mi è stato attribuito questo soprannome e devo dire che è davvero azzeccato (ride, ndr). Sì, lo sono ancora. Difendo le mie idee, i miei diritti, ciò che credo giusto. E ci metto sempre tutta me stessa.

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