Detto da loro

Fabrizio Corona affidato ai servizi sociali?

Fabrizio Corona vede allontanarsi il rischio di finire in carcere per le sentenze di condanna a suo carico passate in giudicato. L’udienza tenuta ieri davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano, secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe conclusa in modo positivo per l’ex agente dei paparazzi. Pare, infatti, che il sostituto procuratore generale Antonio Lamanna abbia espresso parere favorevole all’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali. Lui, Fabrizio, è arrivato elegantissimo al fatidico appuntamento – in un completo blu – e al suo fianco c’era la mamma, perché la mamma è sempre “una garanzia affettiva“, ha spiegato. Poi, l’immancabile frase a effetto: “Io sono cambiato rispetto a tre anni fa, non sono più quel Corona. In carcere non ci voglio tornare. Rischio di uscire a 44 anni e di avere la vita rovinata“. Cambiato? Non è che finora si siano visti questi grandi cambiamenti. E poi chi vorrebbe tornare in carcere? Comunque. Era presente anche la sua ex moglie Nina Moric, i due si sono abbracciati con trasporto (naturalmente davanti a tutti) e lei ha detto: “È il mio ex marito e si parla di mio figlio. Voglio stargli vicino perché il nostro è stato un grande amore e c’è ancora un grande affetto. Gli auguro tutto il bene. Siamo sempre stati una famiglia nel bene e nel male. Sono preoccupata perché ho un bimbo di 10 anni legato al suo papà e oggi gli ha mandato un sms con scritto ‘Sei grande papà’“.

Nel giro di poche ore, guarda un po’, la foto del loro abbraccio è stata pubblicata sulla pagina Facebook di Corona: non sia mai che si lascia scappare l’occasione, eh. A parte questo, comunque, è realmente apparso tranquillo e misurato. Dice di aver trovato delle “persone correttissime” a cui ha spiegato la sua situazione: sta facendo pace con la legge italiana? Per quanto riguarda Nina, lui riconosce che è sempre al suo fianco. Ed è vero, in effetti. Non sarebbe male se tornassero insieme, no? Magari dopo che Corona risolve le sue numerose grane giudiziarie. La richiesta di affidamento ai servizi sociali è stata presentata in seguito all’invio da parte della Procura Generale dell’ordine di esecuzione della pena con sospensione; Fabrizio è stato condannato a due anni e otto mesi, e sotto i tre anni non è obbligatorio il carcere. Qualche mese fa il Tribunale di Milano ha disposto il rispetto di alcune restrizioni per un anno e mezzo, fra cui il divieto di rincasare dopo le 21 e uscire prima delle 7.

Foto by Facebook

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