Vladimir Luxuria: “Vi svelo chi è la mia giovane fiamma”
Vladimir Luxuria è dal parrucchiere. Si sta facendo la tinta. Schietta come sempre, deliziosamente ironica e soprattutto autoironica, spiega: “Comincio ad avere qualche capello bianco. Sono i primi segni della vecchiaia, che vuoi farci. Mi sono pure spuntate delle piccole rughe sul viso…“. Certe volte, con Vladi, non capisci bene se stia parlando sul serio o se invece è tutta una burla. E il guizzo che accende i suoi occhi ti confonde – e ti conquista – ancora di più. In questi giorni sta portando avanti un’iniziativa importante. Una petizione che, nel giro di pochissimo, è stata firmata da oltre quarantamila persone.
Vladi, di cosa si tratta?
Parte tutto da un fraintendimento. L’Organizzazione mondiale della sanità colloca la transessualità nella lista delle malattie mentali. Ciò significa che il fatto di non sentirsi adeguati al proprio corpo, in armonia col genere a cui si appartiene, per loro vuol dire essere pazzi e malati. Io non sono malata, sto benissimo. La transessualità sarebbe una malattia mentale soltanto se non se ne prendesse coscienza, se non facessimo nulla per cambiare le cose. Allora sì, saremmo distoniche e potremmo soffrire di gravi disagi. Invece la consapevolezza è il passo fondamentale per il transito e la piena realizzazione di sé.
Qual è l’obiettivo finale, dunque?
Chiediamo una riformulazione di questa lista dei disturbi mentali e che la definizione di “transessualità” venga corretta. Io sono solo pazza d’amore e di felicità. La società dovrebbe prendersi cura di noi, non curarci: c’è differenza.
… E la provocazione delle quote fucsia?
Ma sì, voglio le quote fucsia per le trans! (ride, ndr). Così tra i due litiganti, cioè gli uomini e le donne, almeno noi ce la godiamo un po’!
Sono in molti a chiederti se ritornerai in politica, ma sembra che tu non voglia saperne.
No, per adesso non ne ho voglia e non mi sento stimolata. Preferisco portare avanti la mia politica culturale a modo mio.
Sei stata inviata nell’ultima edizione dell’Isola dei Famosi e sembrava ti volessero riconfermare, qualche settimana fa invece hanno annunciato l’interruzione del programma: come l’hai presa?
Non avevo messo in conto di rifarla, sinceramente. Gli inviati cambiavano ogni anno. Quando mi hanno contattato parlando di questa ipotesi sono stata molto contenta. Stavo già facendo la valigia, poi ho sentito la notizia. In Rai vogliono sobrietà… Sono passata da una doccia calda a una fredda. Ma pazienza, farò altre cose…
Per esempio lo spettacolo teatrale “Si sdrai per favore”..
Esatto. Comincio a novembre da Brescia, il 18 sarò al Teatro Lelio di Palermo, il 9 dicembre a Cagliari, a gennaio arriverò in quel di Lugano e farò anche altre date. Interpreto la parte della sessuologa e prendo in giro certe ossessioni e manie tipiche degli eterosessuali (ridacchia, ndr).
Per esempio?
Per esempio l’eiaculazione precoce, la mancanza di preliminari, l’orgasmo finto…
Parliamo di uomini: cosa ne pensi dei cosiddetti toy boy o baby fidanzati, che si stanno diffondendo a macchia d’olio?
Ben vengano! Finora c’è sempre stata una discrepanza di età nel senso opposto, finalmente le cose stanno cambiando.
Ma tu prenderesti in considerazione l’idea di avere un compagno molto più giovane di te?
Perché no? Anzi, ti dirò che in questo periodo ho tanti corteggiatori anche con una ventina d’anni in meno. E può essere che qualcuno lo frequento…
E’ una confessione? Hai anche tu il toy boy?
Ci stiamo annusando…
Quindi non è ancora successo nulla?
Ok, abbiamo consumato (sorride, ndr). Adesso ci stiamo vedendo e sentendo. Sono sempre stata critica nei confronti dell’anagrafe, quindi in generale non metto limiti legati all’età. Anche se devo ammettere che in questo caso mi facevo mille scrupoli, mi dicevo “ma no, è molto più giovane di te!”. Alla fine gli amici mi hanno fatto notare che sarebbe stato un peccato: è bravo, carino, simpatico… Ho deciso di provare.
Vive anche lui a Roma? Cosa fa?
No, vive in un’altra città. Oltre alla barriera dell’età dobbiamo abbattere anche quelle geografiche. Cosa fa? Beh, tutti cercano i calciatori, i manager, gli imprenditori… Io sono rimasta affascinata da un cameriere!
Cosa nei pensi dei fidanzamenti lampo che popolano lo showbiz? Fanno tutto in fretta: convivenza, figli… E poi, magari, tutto crolla.
E’ una cosa al passo coi tempi. Dura tutto poco: anche le indignazioni, gli scandali, la morbosità per i fatti di cronaca nera. Il sesso, il lavoro: è tutto precario. Tutto ha una scadenza, tutto è diventato yogurt.
E tu ti trovi bene in un mondo così, popolato dall’effimero?
Non puoi contrastare ciò che accade. Succede e basta. Io trovo la sostanza e le cose durevoli nel mio piccolo universo fatto dalla mia famiglia, a cui sono legatissima, dagli amici di sempre. Dalle mie passioni e dai miei valori.
Cosa ne pensi di Nicole Minetti?
Tutto ciò che fa è fin troppo visibile. Fra i banchi del Consiglio regionale si vede che è annoiata. Così come si vede che non vede l’ora di intraprendere una carriera in tv. E troverà spazio, puoi scommetterci.
Tu quando torni in tv?
C’è qualcosa nell’aria…
E intanto hai finito il tuo quarto libro.
Sì, sarà pubblicato dalla Bompiani ma ancora non c’è la data precisa.
Come fai a essere così serena?
Gran parte del merito va alla pratica buddista. Poi al fatto che diventerò zia a novembre. E poi ho smesso di sentirmi sempre sotto esame. Mi sono accettata per quella che sono.
A parte i primi capelli bianchi, come ti senti rispetto a dieci anni fa?
Molto meglio. Ho costruito una grande forza interiore. Sono migliorata col tempo e diventata più resistente. Sono come il vino, anzi come l’aceto balsamico. Sono piena di sapore.