Mara Carfagna ha ricevuto una bella notizia: l’attrice Sabina Guzzanti dovrà darle quarantamila euro. Lo ha stabilito il tribunale civile di Roma, ponendo così fine all’azione legale intrapresa dall’ex Ministro per le Pari Opportunità. In molti ricorderanno l’episodio: la Guzzanti attaccò pesantemente la Carfagna nel luglio 2008 a Roma, dal palco del “No Cav Day”, organizzato per chiedere le dimissioni dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Cosa disse la Guzzanti? Beh, tanto per cominciare intonò una sorta di stornello parafrasando una vecchia canzone romana: “Osteria delle ministre / paraponzi ponzi po / le ministre son maestre / paraponzi ponzi po / e se al letto son portento, figuriamoci in Parlamento / dammela a me Carfagna/ pari opportunità”. Pesantuccio, in effetti. Poi la Guzzanti proseguì per allusioni su presunti rapporti sessuali fra la Carfagna e l’ex Premier, alzando sempre di più i toni…
“Io non sono una moralista – disse la Guzzanti – come ci accusano di essere gli opinionisti che non hanno neanche un vocabolario. Moralista è Casini che è divorziato tre volte, moralista è Mele, moralisti sono loro, moralisti è una parola che ha un significato e se scrivi su un giornale il significato lo devi conoscere. Io non sono moralista, non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi, ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta lì perché ti ha succhiato l’uccello! Se ne deve andare! Non la puoi mettere da nessuna parte, ma in particolare non la puoi mettere alle Pari opportunità, perché questo è uno sfregio“. Altro che comicità.
La Carfagna decise subito di sporgere querela. E adesso i giudizi hanno stabilito per lei il suddetto risarcimento, poiché l’invettiva nei suoi confronti non si basa su fatti e dati oggettivi: si tratta soltanto di insinuazioni e ipotesi. Beh, Mara s’è presa la sua soddisfazione. Anche se, forse, il denaro non servirà a cancellare l’umiliazione e la feroce beffa di quel giorno…
