In questi ultimi giorni, da un angolo all’altro della Rete stanno rimbalzando i nomi di Karina Cascella e Salvatore Angelucci. Il motivo ha un sapore amaro: si sono lasciati, pare definitivamente (anche se su certe cose non esiste certezza). Rimbalzano post e articoli in cui Karina viene descritta disperata e affranta, intenta a lasciarsi consolare da Guendalina Canessa, sua grande e vera amica. Sasà invece si sarebbe già “tuffato” in un flirt in corso con una “star della musica internazionale”. A noi questo quadretto non è piaciuto. Allora abbiamo provato a chiamare Karina, per chiederle se avesse qualcosa da dichiarare. Lasciatecelo dire, la sua reazione è stata ammirevole. L’ex opinionista storica di Uomini e Donne avrebbe potuto cavalcare l’onda, trasformare questa rottura in un modo per far parlare di sé e conquistare copertine di giornali, apparire ovunque. Invece no. Con voce gentile ma decisa, anche dolce, Karina ha espresso la volontà di NON parlare: “Possono dire quello che vogliono, ho cose più importanti a cui pensare adesso. Devo pensare prima di tutto a mia figlia Ginevra. Magari più in là risponderò, parlerò, ma adesso proprio no“.
Sì, apprezziamo Karina. La grande dignità, intelligenza e maturità che sta dimostrando. La nuova fiamma di Sasà? “Non so se sia una star della musica, non mi interessa“, ha tagliato corto. Il suo tono è quella di una donna che sta attraversando un periodo difficile, questo è vero. Ma non abbiamo trovato disperazione o vittimismo. Piuttosto, l’istinto e la voglia di gestire questa vicenda al meglio, per sé e per Ginevra. Guendalina la consolava? Guendalina faceva e fa ciò che tocca a qualsiasi amica sincera: le sta accanto. Tutto qua. Troviamo davvero sciocco e inutile costruire un dramma quando invece ci sono in ballo eventi della vita che, prima o poi, possono toccare a tutti. La forzature stonano sempre. E stonano ancora di più quando sono finalizzate a vendere copie di giornali o comunque destare remunerativa curiosità. Allora grazie, Karina, per quel tuo “Non voglio parlare”. Non abbiamo il titolo a effetto, ma in fondo è meglio. Molto meglio.
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