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Cose da Vip

Vittorio Sgarbi come Ruby e Sara Tommasi

Ebbene sì: Vittorio Sgarbi ha qualcosa in comune con Ruby Rubacuori, Sara Tommasi e pure Manuela Arcuri. Avevate mai valutato un’idea simile? Noi, onestamente, no. Insomma, nell’immediatezza non avremmo mai associato il pacatissimo e coltissimo critico d’arte (nonché scrittore, opinionista, politico etc etc) con la fanciulla marocchina protagonista dello scandalo a luci rosse che ha travolto Berlusconi. Perché Sgarbi è un uomo di classe, sempre misurato, allergico a scenate isteriche e parolacce, un morigerato paladino della cultura. Uno che, per esempio, non andrebbe mai in tv a gridare come un ossesso e insultare i suoi interlocutori. Uno che non ama apparire, protegge gelosamente la sua privacy e mai e poi mai sguazzerebbe negli scandali. Quindi no, l’accostamento con Ruby e la Tommasi. E neanche con la caliente Arcuri, che suo malgrado (!) ha visto accostare il proprio nome a quello di Papi e nell’immaginario maschile rappresenta una bomba sexy.

Invece Sgarbi, come le tre suddette donzelle, ha deciso di sposare la causa di Alfonso Luigi Marra (sì, l’avvocato-filosofo ed ex compagno di Sara, quello che ha messo in piazza i suoi problemi con la cocaina). Anzi, per l’esattezza ha accettato di girare il nuovo spot pubblicitario dedicato ai suoi libri. Impossibile dimenticare la Arcuri che parlava di “strategismo sentimentale” con lo stesso entusiasmo e coinvolgimento di chi si trova incolonnato sulla Salerno-Reggio Calabria in pieno agosto. Impossibile rimuovere dai ricordi Ruby che, in culotte e reggiseno, spiegava agli italiani che “la radice del male è nel signoraggio bancario primario e secondario“. Impossibile cancellare l’immagine di Sara Tommasi, anche lei in lingerie, che si toglieva la maschera di Bin Laden e mandava un messaggio a Obama, avvertendolo che la verità sulle “malefiche” manovre delle potenze economiche sono messe nero su bianco nei volumi di Marra.

Le foto di Manuela Arcuri

Le foto di Sara Tommasi

E adesso tocca a Sgarbi. Che punta lo sguardo sulla telecamere e spiega che i libri di Gino “sono la nuova cultura” e non leggerli è “una nuova ignoranza“. La nuova cultura? In un’intervista al quotidiano online Lettera43 Sgarbi ha spiegato che tale definizione s’inquadra nel “linguaggio pubblicitario” (ha fatto un passo indietro?), che ha accettato di girare quegli spot – in onda sulla Rai – gratis e che non vede nessuno scandalo nell’essere idealmente accostato alla Tommasi. Poi gli è stata posta una domanda molto diretta: “E’ il primo passo per una collaborazione in vista delle elezioni politiche?“. E lui: “Diciamo che Marra, con le sue disponibilità finanziarie, sarebbe un candidato pesante per il mio Partito della Rivoluzione“. Ah, ecco. Tutto comincia a essere molto più chiaro…

Foto by Youtube

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