Omicidio di Loris: clima di tensione tra i familiari di Veronica Panarello e Davide Stival
Sta per volgere al termine il processo in Appello a carico di Veronica Panarello, la madre di Loris Stival accusata dell’omicidio del piccolo di Santa Croce Camerina, ucciso il 29 novembre del 2014. Nel frattempo continua la guerra tra i familiari della Panarello e quelli di Davide Stival, ecco perché.
Sono trascorsi tre anni dalla tragica morte di Loris Stival, il bambino di 9 anni di Santa Croce Camerina ucciso, il 29 novembre del 2014, con delle fascette di plastica da elettricista. L’unica accusata dell’omicidio è la mamma del piccolo, Veronica Panarello, già condannata in primo grado con rito abbreviato al massimo della pena: 30 anni reclusione. Nel corso del processo in Appello, la difesa della donna ha avanzato la richiesta di un confronto all’americana con il suocero della donna, Andrea Sitval, accusato dalla stessa di aver compiuto l’omicidio del piccolo Loris per paura che quest’ultimo potesse rivelare la loro relazione extraconiugale. L’avvocato Francesco Biazzo, legale del nonno paterno della vittima, ha sempre ritenuto tale confronto inutile.
La Corte d’Assise d’Appello ha rigettato la richiesta del legale Francesco Villardita, difensore di Veronica Panarello, ritenendo non opportuno il confronto tra le due parti, né ha accettato la richiesta di una nuova perizia psichiatrica a carico della donna. Si tornerà in aula per le battute finali il 15 febbraio del 2018; in quell’occasione l’avvocato Daniele Scrofani, difensore di Davide Stival, ex marito di Veronica Panarello e padre della vittima, ha fatto sapere di chiedere conferma della condanna di primo grado.
Nel frattempo tra i familiari di Veronica Panarello e quelli di Davide Stival continua la battaglia. I rapporti sono diventati molto tesi tanto che, in occasione della commemorazione del terzo anno della morte del piccolo Loris, presso la chiesa di Santa Croce Camerina, il padre del bambino ha invitato, con dei manifesti, a lutto tutti i concittadini, facendo intendere, come riporta Il Sussidiario, come la presenza dei familiari dell’ex moglie non fosse gradita.
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