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Indiscrezioni & Social

Selvaggia Lucarelli difende Katia Ghirardi: polemica shock sui social

Il video di “Io ci sto” della direttrice di banca Katia Ghirardi, che insieme ai suoi dipendenti ha partecipato ad un contest privato rivolto ai lavoratori di Intesa Sanpaolo, sta facendo il giro del web: sui social in molti l’attaccano e la deridono. Selvaggia Lucarelli non ci sta e denuncia il nuovo “effetto Tiziana Cantone”.

Doveva essere un semplice video motivazionale privato a cui Katia Ghirardi, insieme al suo team di dipendenti della filiale di cui lei è direttrice, è invece diventato pubblico e, non si sa come, ha iniziato letteralmente a diffondersi a macchia d’olio sul web. Il filmato ha scatenato una quantità inaudita di reazioni sui social dove sono nate pagine Facebook prese in giro come “Capodanno con Katia Ghirardi” o come “Katia Ghirardi Presidente del Consiglio”, in cui il video, dedicato ad un contest aziendale interno di Intesa Sanpaolo, è oggetto di commenti, molti anche pesanti e duri, che offendo la direttrice della filiale di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Una vera e propria gogna mediatica nei confronti della donna che ha partecipato con i propri dipendenti al concorso registrando un filmato simpatico e ironico al grido di “Io ci sto!“.

Non si sa come il video privato di Banca Intesa sia finito sui social, né sopratutto chi abbia pubblicato il filmato diffondendolo a macchia d’olio. Intesa Sanpaolo si è detta estranea rispetto alla diffusione del video, confermando che questo sarebbe dovuto restare all’interno dell’azienda. Un caso che ricorda, vista la notorietà raggiunta dalle immagini e dalla gogna mediatica, il caso di Tiziana Cantone, la giovane suicidatasi il 13 settembre 2016 dopo la pubblicazione in rete di alcuni video hot. Sui social stanno spopolando meme e parodie, proprio come successe con la ragazza di Mugnano. Selvaggia Lucarelli è intervenuta sul caso scrivendo un lungo post su Facebook intervenendo a favore della donna, vittima di cyberbullismo: “Sì, è un gigantesco, orrendo bullismo di massa“. “Katia è probabilmente un’aziendalista di quelle che fanno sorridere – ha continuato la Lucarelli nel post -, di quelle che in banca arrivano 10 minuti prima dell’apertura ed escono dieci minuti dopo la chiusura. E’ probabilmente una che non conosce nulla del web, i meccanismi, le trappole, i rischi”.

La malvagità e la cattiveria sul web rischiano di ledere Katia Ghirardi tanto che la donna, visti gli insulti e i commenti pesanti, potrebbe  avere un crollo psicologico proprio come Tiziana Cantone. Ad intervenire su Facebook è anche la mamma della ragazza suicidatasi, vittima del web. Maria Teresa Giglio condivide il pensiero di Selvaggia Lucarelli, sostenendo in merito a ciò che sta accadendo: “Non se ne può più. Dobbiamo mobilitarci tutti e pretendere delle norme severe per mettere fine a questo scempio!” e pubblicando poco dopo un screen di una persona che attacca nuovamente la memoria della figlia e la direttrice della filiale.

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Photo Credits Facebook

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