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Cose da Vip

Uccide i genitori, Pietro Maso in lacrime da Maurizio Costanzo: scoppia la polemica sui social

Parla per la prima volta davanti alle telecamere il protagonista reo confesso di uno dei più clamorosi casi di omicidio a sfondo familiare della cronaca italiana: Pietro Maso uccise i propri genitori aiutato da tre amici nel 1991. Sui social gli animi si scaldano e si scatena la polemica.

Un omicidio efferato quello perpetrato da parte di Pietro Maso, aiutato da tre amici, il 17 aprile del 1991 in cui uccise, nella propria abitazione di Montecchia di Crosara, entrambi i suoi genitori, Antonio Maso e Maria Rosa Tessari. Un gesto folle fatto esclusivamente per intascare subito la propria parte di eredità, o almeno questo emerse lungo il processo. L’uomo fu condannato a 30 anni di reclusione, con il riconoscimento della seminfermità mentale al momento del fatto. Ai complici, Giorgio Carbognin e Paolo Cavazza, è stata inflitta una pena di 26 anni, mentre all’allora minorenne Damiano Burato 13 anni.

A far riaccendere i riflettori su questo terribile caso è la puntata dedicata a Pietro Maso, che parla per la prima volta in tv. L’uomo, ospite nel nuovo ciclo del talk one to one L’intervista, in onda giovedì 5 ottobre in seconda serata su Canale 5, ha dialogato con il presentatore e giornalista Maurizio Costanzo: “Sono qui senza corazze e senza maschere“. Nello spoiler della puntata Maso è apparso con gli occhi lucidi, alle sue spalle le foto dei genitori uccisi, da lì si è scatenata une vera e propria polemica sui social.

In molti si sono scatenati contro la scelta effettuata dal programma, commentando direttamente sul profilo Facebook di Maurizio Costanzo. Tra i contrari c’è chi etichetta l’intervista come “sciacallaggio” e propone il boicottaggio della trasmissione o il divieto alla visione per i minorenni. Altri sono sono invece mostrati incuriositi e attendono di sapere cosa ha da dire Pietro Maso dopo aver trascorso 22 anni dei 30 in carcere. Il legale delle sorelle dell’uomo, Agostino Rigoli, ha definito l’operazione “una miseria”, pensata per ottenere visibilità. Maso è tuttora sotto inchiesta ma non per l’omicidio dei genitori bensì per aver tentato, recentemente, di estorcere denaro alle sorelle.

Photo Credits Facebook

 

 

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