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Cose da Vip

Noemi Durini: la lettera shock della zia di Lucio al nipote in carcere

Una lettera straziante quella scritta da un familiare di Lucio, il 17enne reo confesso dell’omicidio della fidanzata Noemi Durini, nella quale chiede al nipote di dire la verità pretendendo giustizia per la povera vittima.

Una lettera inedita quella mandata in onda ,nella puntata del 29 settembre, dalla trasmissione Quarto Grado, dove a parlare, per la prima volta, è un parente del giovane 17enne Lucio M., reo confesso dell’omicidio della fidanzata Noemi Durini, la studentessa 16enne di Specchia, in provincia di Lecce, uccisa il 3 settembre 2017. Molti i dubbi sulla dinamica del delitto, nonostante la confessione del ragazzo su quella tragica mattina. Probabilmente proprio per questo una zia del 17enne, rimasta anonima, ha scritto al ragazzo una lettera con la quale lo spinge a dire tutta la verità. Vuole giustizia per Noemi la familiare di Lucio che scrive: “Stiamo tutti soffrendo ma Noemi è stata uccisa e vogliamo che sia fatta giustizia, avevate tutta una vita davanti…”.

La donna racconta di come Lucio non sia mai stato un bambino facile ma che comunque è sempre stato molto affettuoso e legato alla famiglia. Nella lettera la donna scrive: “Quando eri piccolo pensavi sempre che ti sgridassimo senza motivo, dicevi che ce l’avevamo sempre con te. Strappavi le pagine del diario per non fare i compiti ma poi ce lo dicevi. Perché tu sei così, prima le combini e poi le dici”. La familiare ha poi fatto una richiesta specifica al giovane 17enne che attualmente di trova in carcere: “Tu devi dirci cosa è successo noi abbiamo bisogno di saperlo, troppe cose non tornano. Ti vorremo bene lo stesso, come te ne abbiamo sempre voluto”.

Nel corso della puntata sono intervenuti anche altri familiari di Lucio M.. Uno zio ha affermato che la famiglia del giovane, nonostante il terribile gesto compiuto dal nipote, è composta da persone per bene. Una zia invece, intervistata dall’inviata di Quarto Grado, ha raccontato di come Lucio, nell’ultimo anno, non era più lui. Il padre, Biagio, stava cercando con tutte le sue forze di aiutarlo, seguendo le prescrizioni e i consigli dei medici. La zia ha raccontato come gli occhi del ragazzo erano cambiati e come, a delitto avvenuto ma ancora non noto, il nipote fosse assente con lo sguardo: “Io vi posso dire che in questa casa, di fronte ai miei occhi, il padre di Lucio ha continuato a chiedergli di raccontare la verità. Anche io, prima che Noemi venisse trovata, gli ho chiesto di parlare. Gli ho detto che non era possibile che aveva lasciato Noemi da sola salire su un’altra macchina, che doveva raccontare quello che è successo…”.

Photo Credits Facebook

 

 

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