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Chicche di Velvet

La nuova profezia di Horacio Villegas è già in atto: il mondo sta per finire

Continuamente escono nuove profezie sulla fine del mondo, ipotetici meteoriti che comporterebbero la fine della vita come la conosciamo. Ma cosa c’è di vero? 

Arriva un nuovo aggiornamento sulla fine del mondo. Il veggente Horacio Villegas, che aveva predetto l’elezione come presidente degli Stati Uniti Donald Trump, aveva rilasciato un’intervista al “Daily Sun” in cui affermava che la fine del mondo sarebbe arrivata il 13 maggio 2017, dal momento che tutto fortunatamente è rimasto immutato, ha dato una nuova data il 13 ottobre 2017, data in cui ricorrerà il centenario della sesta e ultima apparizione della Madonna di Fatima. Il contenuto della profezia citata da Villegas rimane immutato. 

L’uomo ha affermato durante l’intervista, di aver fatto un sogno: Ho visto palle di fuoco che cadono dal cielo e colpiscono la Terra. La gente di tutto il mondo era in fuga e credo che quelle palle erano la raffigurazione simbolica di missili nucleari che cadranno sulle città e le persone di tutto il mondo“. Ed ha aggiunto “la Russia diffonderà i suoi errori per il mondo suscitando guerre e persecuzioni contro la Chiesa, i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate”. Queste parole riprendono le interpretazione delle quartine di Nostradamus. Villegas aggiunge che il profeta Nostradamus parlava di un certo “Mabus” cioè un personaggio estremamente famoso che verrebbe ucciso prima della fine del mondo, secondo il veggente potrebbe essere Obama o Assad. 

Ovviamente come tutte le profezie, c’è chi ci crede e chi lascia correre, però dati i sviluppi in politica internazionale, in particolare dopo le dichiarazioni del presidente nord-coreano, dei continui attacchi terroristici e delle calamità naturali, non bisogna stupirsi se il popolo del web si pone domande se effettivamente non stia per accadere qualcosa. E quindi sembra quasi normale la continua crescita di ansia moderata ma generale. 

Photo credits Facebook 

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