La scorsa settimana su un autobus alla periferia di Torino un immigrato si è masturbato accanto a una signora: nonostante i testimoni e l’intervento della polizia, non è stato possibile condannare l’uomo per violenza sessuale.
A Torino la scorsa settimana un autobus è stato bloccato per un intervento della polizia: un immigrato di nazionalità marocchina che viaggiava sulla vettura si è reso protagonista di un episodio davvero sconvolgente. L’uomo si è masturbato vicino a una signora, la quale ha subito allarmato il conducente e immediatamente sono state avvertite le forze dell’ordine. All’arrivo della polizia la donna si trovava sull’autobus ed era visibilmente sotto shock. Dopo alcuni minuti è riuscita a riprendersi e ha potuto spiegare alle forze dell’ordine l’accaduto. Inizialmente la donna pensava che l’uomo si fosse avvicinato per rubarle la borsa e così, allarmata dalla presenza dello sconosciuto, ha cercato di metterla dal lato opposto rispetto all’uomo.
La donna ha stretto la borsa verso l’interno del sedile, poiché l’autobus era completamente vuoto e l’uomo era molto vicino a lei. Dopo pochi attimi la signora ha capito che non si trattava di un furto, poiché la sua attenzione si è concentrata all’improvviso sul calore percepito sulla gamba. La donna non riusciva a capacitarsi di ciò che stava succedendo ma purtroppo era tutto vero: l’uomo si stava masturbando accanto a lei.
All’arrivo delle forze dell’ordine la donna ha esposto denuncia, ma, nonostante ciò, l’uomo non è stato condannato per violenza sessuale: secondo il Tribunale il reato di violenza sessuale non sussiste, in quanto non esiste un reale contatto fisico tra la vittima e il suo aggressore. L’intera vicenda è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza dell’autobus e ha immediatamente sollevato le proteste del web che non solo condannano l’uomo come stupratore, ma anche la sentenza del giudice, ritenuta assolutamente sbagliata.
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