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Detto da loro

Raffaella Carrà: “Mio padre era assente. Ogni tanto mi telefonava per chiedermi se ero ancora vergine”

Raffaella Carrà ha raccontato in un’intervista toccante i suoi ricordi più inediti; per la prima volta ha parlato del padre e del loro rapporto inesistente e di come l’incontro con Gianni Boncompagni le abbia cambiato la vita.

Raffaella Carrà è sempre stata molto discreta per quanto riguarda la sua vita privata, ma qualche giorno fa è stata intervistata da Massimo Gramellini per Il Corriere della Sera. Un lungo racconto in cui Raffaella ha confessato i ricordi inediti della sua vita, partendo dall’infanzia. La Carrà è nata a Bologna il 18 giugno 1943 e lei stessa ha raccontato più volte che è stata cresciuta da due mamme: “Tre contando la nurse inglese. Mia mamma Angela Iris fu una delle prime a separarsi nel dopoguerra. Non si risposò mai più. Nonna Andreina era rimasta vedova di un poliziotto di Caltanissetta”. Del padre non ha mai parlato, ma di lui ha detto: “Mi vergognavo di non avere una figura maschile. Mio padre è stato un uomo buono e intelligente, ma inaffidabile. Non aveva alcun senso della famiglia”.

Raffaella ha poi parlato di quando a soli 14 anni si è trasferita a Roma da sola per studiare e per intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo: “Uscivo solo con i gay. Quando in sala faceva buio, loro non cercavano di tastarti. Il babbo ogni tanto mi telefonava per chiedermi se ero ancora vergine, minacciando in caso contrario di togliermi da mia madre e dal centro sperimentale. Ero così terrorizzata che fino ai 18 anni non mi sono lasciata toccare da nessuno”.

La Carrà durante la chiacchierata non ha potuto non ricordare l’incontro con Gianni Boncompagni, scomparso due mesi fa: “Il babbo che cercavo l’ho trovato in lui, che aveva 11 anni più di me. Finalmente mi sono rilassata“.  Raffaella non ha mai nascosto le sue idee sull’omosessualità e pochi giorni fa ha ricevuto un riconoscimento: “Sono andata a ricevere il World Pride 2017 all’ambasciata italiana. Nel riceverlo ho detto: vivete questa settimana in allegria, ma le lotte non sono finite. C’è ancora mucho camino da compiere per abbattere i pregiudizi”. Anche per le adozioni ha avuto sempre le idee chiare: “Vorrei sapere perché io, cresciuta da una mamma sigle, non ho potuto avere un figlio in quanto single” e poi ha aggiunto per le adozioni gay: “Sono combattuta. Credo che la natura delle cose arriverà a fiorire da sola“.

Raffaella Carrà: "Mio padre era assente. Ogni tanto mi telefonava per chiedermi se ero ancora vergine"

Photo Credits Facebook

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