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Cose da Vip

Roberta Ragusa, Logli per il giudice: “Un bugiardo, mistifica la realtà”

Caso Ragusa, depositate le motivazioni della sentenza che vedono Antonio Logli condannato a 20 anni per l’omicidio e la distruzione del cadavere della moglie scomparsa da casa cinque anni fa.

Il giudice Elsa Iadaresta nelle 134 pagine della sentenza depositate agli atti scrive su Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa: “Logli cominciò a delinearsi come protagonista di una galassia di menzogne che non risparmiavano nessuno. Un uomo dall’indole menzognera e con una consistente insensibilità d’animo palesata non solo nei riguardi di Roberta, ma anche di Sara Calzonaio, donna della quale si dice innamoratissimo, ma che costringe a una vita da perenne amante“. Il deposito è avvenuto sabato 18 marzo 2017 e dalla mattina del 20 marzo le parti hanno avuto accesso al documento che racconta il perché secondo il gup il marito di Roberta Ragusa è colpevole oltre ogni ragionevole dubbio.

Per il giudice il teste Loris Gozi è credibile, mentre non lo sono le ipotesi alternative all’omicidio per giustificare la scomparsa di Roberta. Il legale Nicodemo Gentile dell’Associazione Penelope afferma “Il giudice ha ricostruito quanto da noi sostenuto circa l’indole menzognera di Logli che ha sempre negato anche quando era impossibile mentire: resta il dolore umano pensando ai figli e a Roberta che il 21 marzo avrebbe compiuto 50 anni“. Secondo il giudice, Logli “Ha mentito sulla profonda crisi che attraversava da tempo il suo matrimonio” ma anche sulla sua lunga “relazione extraconiugale con Sara Calzolaio, iniziata nel 2004 e che ha riferito solo il 16 gennaio 2012 perchè la donna lo mise alle strette”. Inoltre, secondo Elsa Iadaresta, Logli “Ha mentito anche dopo avere rivelato la relazione riferendo di avere effettuato una sola telefonata alla Calzolaio, quando in realtà ve ne sono state tre consecutive, l’ultima delle quali alle 00.18 di appena 28 secondi” della notte in cui scomparve Roberta.

Entro 45 giorni il legale di Logli, Roberto Cavani, dovrà presentare ricorso in appello contro la condanna. Dovrà cogliere le carenze e i passaggi che ritiene illogici o contraddittori e affidarsi al secondo giudizio, quello della Corte d’Assise d’Appello di Firenze. Logli attualmente deve comunicare con frequenza i suoi spostamenti ai carabineri, dopo che il Tribunale del Riesame ha respinto l’arresto in carcere chiesto dalla Procura vietandogli, però, l’espatrio. Una misura cautelare blanda in attesa dell’appello.

Photo Credits Facebook

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