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Chicche di Velvet

Un 2016 di sangue: gli omicidi più efferati dell’anno passato

C’è chi uccide preso da un raptus, chi lo fa con consapevolezza e chi, addirittura, lo premedita. Il 2016 è stato cosparso di sangue: ecco i delitti peggiori.

LUCA VARANI:

Siamo agli inizi di Marzo quando nella capitale si consuma una tragedia: durante un festino a base di alcol e cocaina in un appartamento al decimo piano nel quartiere Collatino, Luca Varani, 23 anni, viene seviziato, torturato e massacrato a coltellate e martellate da due studenti universitari fuori corso, i trentenni Marco Prato e Manuel Foffo. La spiegazione? “Volevamo uccidere qualcuno. Volevamo vedere l’effetto che fa”. Il 21 dicembre è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio premeditato.

GLORIA ROSBOCH:

Divenuta tristemente celebre come “l’insegnante di Castellamonte”, Gloria è stata strangolata con un laccio per i panni e gettata nel pozzo di una discarica da un suo ex studente che l’aveva derubata, promettendole una vita migliore. Aveva 49 anni e due genitori che l’amavano moltissimo, che hanno subito indicato come possibile colpevole Gabriele Defilippi, 22 anni. De Filippi non è solo quando avviene il delitto: insieme a lui l’amante Roberto Obert, 54 anni, che sostiene di essere vittima della sua personalità.

SARA DI PIETRANTONIO:

Una strada lunga, conosciuta, semideserta durante la notte. Un litigio su Via della Magliana, poi le grida e infine la morte. 22enne studentessa di economia, uccisa a Roma dall’ex fidanzato Vincenzo Paduano, guardia giurata di 27 anni, che non accettava la fine della loro relazione. La sera del 29 maggio la segue sotto casa del nuovo fidanzato, pedina la macchina di lei per qualche chilometro, le si affianca. Prima dà fuoco alla vettura, poi insegue Sara che tenta di scappare: la tramortisce, la strangola, brucia anche lei. Poi crolla, vinto dai sensi di colpa e confessa.

GIULIA BALLESTRI:

Matteo Cagnoni è il nome di un dermatologo, volto noto della televisione italiana. Appare un uomo tranquillo, amorevole, ma questo non basta per sviare i sospetti sulla morte della moglie. L’autopsia dirà che la donna è stata uccisa da diversi colpi di bastone, in faccia e al capo. I due si stavano separando. In un interrogatorio durato molte ore, Cagnoni nega però ogni responsabilità: “Non ha voluto venire con me in Toscana, e io non ho insistito. Ma non sono stato io ad ammazzarla”, per gli inquirenti, però, non ci sono dubbi.

LA COPPIA KILLER:

Divenuti tristemente noti come la “coppia killer”, Leonarno Cazzaniga, 60 anni, anestesista di pronto soccorso, e la sua compagna, Laura Taroni, 45 anni, infermiera, sono accusati dai carabinieri di Saronno di aver ucciso quattro pazienti tra il febbraio 2012 e l’aprile 2013 con un mix letale di farmaci. I pazienti pensavano di essere accuditi, invece si erano consegnati alla morte. Terribili le intercettazioni telefoniche tra i due: “se vuoi, uccido anche loro”, dice la donna alludendo ai figli.

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Photo Credits: Facebook

 

 

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