Alessandro Gassmann ha attaccato duramente Emanuele Filiberto attraverso il suo profilo Twitter. Perché? Tutto è nato a causa di alcuni messaggi pubblicati dal secondo che però sono stati ritrattati, dando la colpa ad un hacker. Evidentemente il primo non ci ha creduto…
È costato caro ad Emanuele Filiberto un tweet pubblicato sul suo profilo il 1 maggio e che andava contro i partigiani. Subito Alessandro Gassmann l’ha criticato duramente sempre sullo stesso social network: Emanuele Filiberto scrive ‘partigiani parassiti’ poi cancella il tweet… Lancia il sasso e nasconde la mano, come il nonno x leggi razziali. Zan zan.
A nulla sono servite le repliche di alcuni utenti che hanno fatto luce sul fatto che sia stato un hacker: Vigliacchi per tradizione di famiglia. Niente. Il popolare attore non crede che qualcuno sia potuto entrare nel suo profilo e scrivere proprio quel messaggio. I parassiti partigiani con le loro 179 associazioni costano al contribuente 3 milioni di euro, questa la frase incriminata che in poco tempo è diventata virale sul web e che va attribuita ad un burlone che è riuscito ad accedere all’account di Emanuele Filiberto. Dobbiamo credergli?
“Qualcuno è entrato nel mio account e ha mandato un articolo sui partigiani, volendo cavalcare la diatriba sulla mia visita a Noto; mi dispiace. Leggo i vostri tweet… Vorrei ricordarvi il ruolo di mia nonna durante la guerra accanto ai partigiani… Studiare non fa male! Incredibile vedere la violenza di certe persone… Il rimanere bloccati su dei preconcetti storici senza voler ascoltare l’altro “, ha chiarito in seguito alle polemiche partite in Rete. Molte le critiche: “Gli avevano già hackerato il cervello e la dignità“, “Io credo alla tesi dell’hacker. Il tweet è in italiano, quindi mica può averlo scritto lui!”, “Nel 1528 c’era un #EmanueleFiliberto, detto Testa di Ferro. Anche nel 2016 c’è un Emanuele Filiberto, ma cambia l’appellativo“.
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