L’Italia arriva sempre un po’ in ritardo per quanto riguarda le notizie sui vip d’oltreoceano. Si prenda George Clooney e la moglie Amal Alamuddin. Nei primi giorni di novembre i media statunitensi hanno cominciato a parlare di una presunta gravidanza di lei, ipotizzando che sia al terzo mese di gravidanza. Una fonte avrebbe rivelato a Closer weekly che la coppia è intenzionata a custodire il segreto il più a lungo possibile, nel timore che sorga qualche complicazioni e che la gravidanza non possa essere condotta a termine. Non si vedrebbe nulla perché la compagna del divo hollywoodiano è molto magra. Tali indiscrezioni stanno circolando nel Bel Paese soltanto da qualche ora. Oggi è il 24 novembre. E intanto in America l’argomento è cambiato. Sì, perché adesso si dice un’altra cosa. Si dice che George e Amal abbiano intenzione di adottare un bambino. Non uno qualsiasi. Ma un piccolo provenienti dalle zone di guerra. Come la Siria.
Ammesso e non concesso che davvero coltivino questo desiderio, il raggiungimento dell’obiettivo appare piuttosto difficile soprattutto in questo periodo. “E’ improbabile – ha dichiarato un’altra fonte – che riescano a fare una cosa simile sotto la legge americana“. In altre parole, l’adozione di bambino musulmani è un’impresa a dir poco ardua. Ma d’altra parte Clooney e signora difficilmente mollano. Sono ossi duri. E non si dimentichi che Amal, avvocatessa naturalizzata britannica, è specializzata Diritto internazionale, Diritto penale e Diritti umani. Oltre ad avere parecchie conoscenze nel settore, dunque, sa come muoversi fra i vari ostacoli burocratici e non è escludo che trovi un modo per aggirarli. D’altra parte, nel caso ce ne fosse bisogno, di certo i soldi non mancano. E le garanzie neppure. Poi chissà, magari nel frattempo il pancino comincia a lievitare davvero…
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