Stefano Ricucci è una vecchia conoscenza delle cronache italiane. Ricostruire il suo percorso nei dettagli sarebbe impresa lunga e ardua, dunque proviamo a schematizzare: classe 1962, immobiliarista, ex “furbetto del quartierino”, coinvolto nello scandalo Antoveneta, ex marito di Anna Falchi, grande amante delle belle donne, ancora molto ricco (sarà anche per questo che le belle donne lo ricambiano?) e ancora attivo come imprenditore. Uno che ha saputo cadere in piedi, sotto molti punti di vista. Ma in questa sede, ovviamente, l’attenzione si focalizza sulla sua movimentata vita sentimentale. Dopo la rottura con la Falchi ha collezionato molti flirt e vissuto diverse relazioni più serie (anche Claudia Galanti è stata al suo fianco), più di recente è arrivato sul punto di impalmare Natasha Tozzi (la figlia di Umberto, sì) ma poi la relazione è finita per motivi mai resi noti. Quindi nella vita di Stefano è arrivata la modella Patrizia Bonetti, che ha appena 20 e un fisico mozzafiato. E’ lei che, all’alba del 24 maggio, ha chiamato il 113 spiegando fra le lacrime: “Venite a prendermi, non so dove mi trovo. Sono stata picchiata“.
I poliziotti e gli operatori del 118 l’hanno trovata col volto pieno di lividi e con un labbro rotto. “È stato lui – ha detto Patrizia riferendosi a Ricucci – Ero uscita a cena con il figlio Edoardo (19 anni, ndr) e alcuni amici, poi siamo andati a casa. Ma lui è venuto lì. Mi ha preso a schiaffi e ha portato via il figlio“. Insomma, l’avrebbe picchiata in preda alla gelosia. Avrebbe visto nel figlio (coetaneo della Bonetti) una sorta di… antagonista.
La ragazza è stata trattenuta in osservazione all’Umberto I con 20 giorni di prognosi per trauma cranico facciale. In attesa che sporga denuncia, sono cominciate le indagini sul caso. Al momento Ricucci non ha rilasciato dichiarazioni.
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