Micol Olivieri al sesto mese di gravidanza: “Mia figlia si chiamerà Arya…”
Dopo le nozze – avvenute lo scorso 11 luglio – Micol Olivieri e Christian Massella hanno deciso il nome della loro bambina che verrà al mondo tra tre mesi circa: si chiamerà Arya e in sanscrito significa “nobile”. Lo ha rivelato la stessa stella de I Cesaroni sulla sua pagina ufficiale di Facebook. E pensare che inizialmente la coppia era indecisa su altri nomi: “Se prenderà dal papà, Cheyenne è molto bello – ha dichiarato lo scorso me attraverso le pagine del settimanale Diva e Donna – se invece sarà più chiara, mi piacerebbe anche Apollonia. Mi piacerebbe scegliere un nome in onore degli indiani d’America: ho una grande passione per quel popolo meraviglioso; amo i cavalli e sono cresciuta con Pocahontas, il mio cartone preferito”.
Ora invece i due neo-sposi e prossimi genitori sembrano essere davvero convinti. I due hanno detto il fatidico sì in una villa all’Olgiata: “Oggi ha inizio la nostra nuova vita come ‘famiglia’ – ha commentato lei su Facebook – assieme alla bimba che presto nascerà e come nelle favole speriamo che sia un… E vissero felici e contenti!”. Non sono mancati poi i lunghi ringraziamenti ai genitori e a tutti i presenti nella giornata più importante della loro vita: “Ringraziamo i nostri genitori che ci hanno sostenuto moralmente in questo percorso ad ostacoli – ha scritto – che è l’organizzazione del matrimonio. Tutti voi, parenti ed amici che siete qui con noi a festeggiare il nostro giorno tra i più importanti, spero vi siate divertiti ed abbiate trascorso una bella giornata”.
Christian e Micol sono davvero felici, nonostante la loro relazione sia “fresca”: il primo incontro è avvenuto solo nel maggio del 2013 ed è stato un amore a prima vista. Da allora non si sono lasciati nemmeno per un istante. La ragazza vuole prendere le decisioni per la sua vita da sola, anche rischiando di sbagliare: “Ma non è questo il caso – ha ammesso qualche tempo fa – Preferisco avere dei bambini da giovane per godermeli il più possibile“.
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