Jannah Theme License is not validated, Go to the theme options page to validate the license, You need a single license for each domain name.
Cose da Vip

Pupo e il flirt con Barbara D’Urso: lui vince la causa, lei deve (pure) pagare

Che smacco, questo, per la sempre agguerrita Barbara D’Urso. Uno di quei bocconi amari che non vanno giù manco con un bicchiere di vino o un cucchiaio di bicarbonato. Un (probabile) nervosismo che non si placherà neppure con una generosa dose di quei suoi beveroni salutisti. Già, perché la regina della tv pomeridiana ha perso la causa contro Pupo e deve pure aprire il portafoglio. Ma andiamo con ordine. E partiamo da quello spot che vedeva protagonisti i calciatori Cassano e Vucinic, prima in gran forma e poi imbruttiti e appesantiti. Sottofondo della pubblicità in questione: La storia di noi due, nota canzone di Pupo. Lui, intervistato nell’agosto di quell’anno da Sky Sport, ha detto di aver scritto il brano in questione nel 1981 e di averlo dedicatoa una grande donna di Mediaset che fa la conduttrice e con cui ho avuto un flirt: Barbara D’Urso. Io l’ho scritta, parole e musica, per lei, è stato un momento in cui le ho dedicato questa canzone e questa è la prima volta che lo dico, ma è così. Quando l’ho scritta Barbara era come Cassano vero, ora è Cassano finto“. Apriti cielo. Parole che hanno profondamente ferito la D’Urso nell’orgoglio, accendendo tutta la sua indignazione e rendendola subito assetata di vendetta.

Per lei quelle dichiarazioni hanno offeso il suo onore e il suo decoro, dunque – oltre a smentire seccamente la relazione con l’artista – ha chiesto a Pupo il risarcimento danni per diffamazione (ovvero cinquantamila euro). Ma non è riuscita a spuntarla. Eh no, signore e signori: il giudice Silvia Albano ha chiuso la faccenda dando ragione a Pupo: “La dichiarazione relativa all’esistenza di una breve relazione tra i due non può avere alcun contenuto diffamatorio o lesivo dell’onore dell’attrice perché la stessa nel medesimo contesto viene definita una grande donna tanto che ha ispirato la sua canzone d’amore. Né può ritenersi che abbia carattere gratuitamente offensivo l’allusione al Cassano vero e al Cassano finto, trattandosi di un inoffensivo scherzoso paragone con il tema della trasmissione sportiva“.

Per quanto riguarda il diritto alla riservatezza, invocato da Barbarella, non può essere riconosciuto perché lei è un personaggio pubblico e Pupo non è mica sceso in dettagli intimi. Si è limitato a dire che sono stati insieme. Inoltre, sempre secondo il Giudice, “riveste senz’altro interesse, per un certo pubblico, conoscere il soggetto che ha ispirato la composizione artistica“. Eh già, che smacco. Forse un po’ di jogging aiuterà a smaltire la rabbia, oltre che le calorie… O no?

Foto by Twitter

Pulsante per tornare all'inizio