Ormai è chiaro: fra Renato Brunetta e Laura Boldrini non corre buon sangue. O meglio: è Brunetta a mostrare grande insofferenza nei confronti del Presidente della Camera. La cosa è diventata palese qualche giorno fa, durante un dibattito in Aula. La Boldrini, accusata di non aver condannato gli episodi di intolleranza contro Silvio Berlusconi alla manifestazione di Brescia, ha replicato con severità dichiarando di non solidarizzare né condannare “ogni episodio che attiene allo svolgimento di attività politiche o di partito“.
“Non si può pretendere questo – ha continuato la Boldrini parlando di sé in terza persona – perché così facendo il Presidente della Camera finirebbe per entrare nell’agone politico, a danno del suo ruolo di garanzia indispensabile per il funzionamento del sistema“. Ecco, è a questo punto che Brunetta s’è inviperito del tutto (poco prima aveva polemizzato con la stessa Boldrini accusandola di non trattarlo col dovuto riguardo): “Io a Brescia c’ero – è sbottato – e ho visto le bandiere e gli insulti del suo partito e i teppisti che stavano sotto le bandiere del suo partito, Sel“. Poi ha rincarato la dose: “Le chiedo se lei usa due pesi e due misure per esprimere la solidarietà. Io c’ero e l’ho visto che insultavano e impedivano lo svolgimento di una manifestazione democraticamente convocata“.
L’Aula ha cominciato a rumoreggiare, soltanto la Boldrini non s’è scomposta minimamente e anzi ha invitato tutti a lasciar parlare Brunetta. D’altra parte, le suddette provocazioni non sono state affatto raccolte. Una scena di cui si è discusso molto e che ha catturato l’attenzione anche di Claudio Cannizzaro, nota voce di Rds nonché conduttore di Tutti pazzi per RDS insieme a Rossella Brescia e Max Pagani. Il risultato? Una rivisitazione dell’attacco di Brunetta vs la Boldrini, reinventata, costruita e montata in chiave rap sulla base del successo di Macklemore Thrift Shop. Da non perdere, a voi il video!
