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Alessio Lo Passo e il suo primo calendario: “Così non mi avete mai visto”

L’ultima volta che abbiamo incontrato Alessio Lo Passo, lo scorso settembre, era da poco tornato single e stava metabolizzando qualche travaglio sentimentale. Lo ritroviamo ancora privo di anima gemella, ma più sereno e reduce da una nuova, piccantissima esperienza. Ebbene, Alessio ha realizzato il suo primo calendario. Un calendario sexy, of course… Ma fino a che punto?

Alessio, vogliamo saperlo con urgenza: il petto nudo c’è, ok, ma sei andato oltre?

Eh, ma se te lo dico non c’è più gusto… (ride, ndr).

Dai, svela qualche dettaglio!

Ti dico che non sono vestito completamente, ok? E che c’è più di uno scatto molto interessante per le femminucce, forse un po’ meno per i maschietti…

Quindi si vede tutto?

… Magari si vede il mio lato B, che male ci sarebbe? E forse altro, chi sa!

Dove sono state scattate le foto?

Nella periferia di Milano, in un cantiere. Ci tengo a dire che i ricavati saranno destinati a un asilo in Emilia: voglio dare il mio aiuto, sia pur piccolo.

ALESSIO LO PASSO, ANTEPRIMA DEL CALENDARIO: GUARDA

Ah, quindi tu interpreti la parte del muratore sexy e un po’ selvaggio?

Esatto! (ride, ndr) Mi sono divertito, non me l’aspettavo. Mi ha sempre imbarazzato farmi fotografare, anche se negli ultimi tempi di meno. Però, ecco, credevo che fare un calendario mi avrebbe messo un po’ a disagio. Invece no. Sono soddisfatto.

C’è qualcuna che potrebbe ingelosirsi?

No, nel senso che non sono fidanzato. Ho le mie storielle, certo, credo sia ovvio e naturale. Per fortuna le donne non mi mancano. Però non ho ancora trovato quella giusta con cui costruire qualcosa. O almeno provarci.

Quale credi sia il motivo?

Forse è anche colpa mia, in fondo non ho ancora la testa per impegnarmi in un rapporto di un certo tipo. Certo, da un momento all’altro potrebbe arrivare qualcuna capace di rivoluzionare la mia esistenza, mai dire mai.

Come procedono le cose in campo lavorativo?

Bene, questo 2012 è stato un anno fruttuoso e spero che il prossimo vada ancora meglio. Continuo a lavorare al Twiga, a fare serate, e da poco tempo ho iniziato a lavorare come fotomodello con un’agenzia di Milano: quest’ultima è una strada nuova, vediamo dove porta!

Cosa fai per avere e mantenere questo fisico?

Vado tutte le mattine in palestra e mi alleno per 45 minuti secchi, senza interruzione. Mi metto le cuffie e faccio aerobica, pesi, corsa. Poi vado via. Non sono di quelli che restano in palestra due ore, trascorrendone una a chiacchierare a fare salotto: non mi piace. Per il resto, sto attento a tavola. Non seguo una dieta particolare e non faccio grandi sacrifici, però cerco di non esagerare e di evitare i cibi spazzatura.

Hai paura della “concorrenza” degli altri ragazzi di Uomini e Donne?

No. Prima di tutto perché non ne ho visto di realmente interessanti, almeno finora. E poi io, per natura, non sono mai stato invidioso. Non penso agli altri, preferisco pensare a me e a ciò che faccio io, cercando di crescere e raggiungere nuovi traguardi.

E se un giorno i riflettori dovessero spegnersi?

Ma è giusto che prima o poi succeda: è una ruota e ne sono perfettamente consapevole. So che non si può essere sempre sulla cresta dell’onda e, soprattutto, so che siamo tutti delle meteore. Sta ad ognuno di noi, poi, trovare un modo per coltivare questa popolarità. Ma è essenziale conservare l’umiltà, cosa che sanno fare in pochi… Si credono delle star, ma perché? Io, per fortuna, sono sempre rimasto me stesso. Forse perché non dimentico da dove vengo, e la gente mi vuole bene per questo.

E da dove vieni?

Vengo da una famiglia molto unita ma che ha anche dovuto fare i conti con qualche difficoltà. Siamo tre figli maschi, lavorava solo mio padre e mia madre è sempre stata casalinga. Non sono cresciuto navigando nell’oro e non mi vergogno a dirlo. Ho cominciato a lavorare quando avevo dodici anni, la mattina andavo a scuola e il pomeriggio facevo il cameriere oppure il barista. Ho fatto anche il bagnino, ho lavorato per una ditta che montava tende… Ho cominciato a darmi presto da fare, insomma.

Eppure c’è qualcuno che ti attacca tramite i social network.

Vero. Mi dicono ‘vai a lavorare’, sono persone convinte che io non faccia nulla e che la mia vita sia a cinque stelle. Non sanno niente di me, proprio niente, e parlano… Forse se la prendono perché non rispondo a tutti, ma io non vivo h24 sui social network, vorrei che lo capissero.

Quindi ti cercano per insultarti?

Ecco, è questa la cosa assurda: se non piaccio, perché mi seguono su Twitter e mi chiedono l’amicizia su Facebook, mandandomi quei messaggi? E ripeto, la cosa peggiore è che non mi conoscono. Non conoscono la mia famiglia, il mio passato e il mio presente. Eppure hanno l’urgenza di giudicare…

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