Megan Fox è diventata mamma. Ha aspettato un po’ prima di annunciarlo: il parto è avvenuto lo scorso 27 settembre e lei l’ha reso noto soltanto poche ore fa. Come? Attraverso la sua pagina Facebook, naturalmente! “Io e Brian – ha scritto la giovane modella e attrice americana – siamo lieti di annunciare l’arrivo di Noah Shannon, è in salute e felice come mamma e papà. Sarò sempre grata a Dio per avermi permesso di provare questa sensazione così bella“. Megan e il collega Brian Austin Green, sposato nel giugno con una cerimonia segreta alle Hawaii, sarebbero un ottimo esempio da seguire per certi vip nostrani. Si sono sposati – appunto – senza dirlo a nessuno. Poi hanno reso pubblica la notizia della gravidanza e hanno gestito la cosa con il massimo riserbo. E badate che la Fox è una star di livello mondiale, eh. Eppure, soprattutto negli ultimi mesi è stato praticamente impossibile beccarle, sentirla, fotografarla. Che donna.
Anche il fatto che abbia fatto passare ben tre settimane, prima di rendere nota la nascita del pupo, la dice lunga. Vien da chiedersi, adesso, se adesso riuscirà a conservare lo status di sex symbol e conciliarlo con pannolini e biberon. Due cose sono certe: lei è e resterà bella come il sole. Secondo: abbiamo la sensazione che non gliene importi granché di restare una desiderabile panterona nell’immaginario collettivo. Ha conosciuto Brian nel 2004 sul set dello show televisivo Hope & Faith, non aveva nemmeno vent’anni eppure da allora al suo fianco c’è stato solo lui. O meglio, non sono mancati periodi di crisi e una volta hanno pure deciso di dividere le rispettive strade, tuttavia la separazione non è durata molto.
L’anno scorso Shia LaBeouf ha dichiarato di aver avuto con lei una storia di sesso durante le riprese di Transformers, ma – ammesso che sia vero – si è trattato di un colpo di testa senza conseguenze. E non si è mai saputo se in quel momento Megan fosse lontana da Brian oppure l’abbia tradito. Vabbè, ormai è acqua passata. Adesso è iniziata una nuova vita, e c’è da scommettere che il piccolo Noah non resterà a lungo un “figlio unico”…
