Jannah Theme License is not validated, Go to the theme options page to validate the license, You need a single license for each domain name.
Cose da VipDetto da loro

Dj Aniceto: “Droga tra i vip? Non tanta…”

Dj Aniceto è un deejay sui generis. Speciale per due motivi principali: prima di tutto per la sua strenua lotta contro la droghe, combattuta a colpi di cartelloni e bizzarri slogan del tipo “Viva il latte e abbasso la droga“, “la droga è morte, tutto l’altro è vita“, “fumate la libertà, bucatevi di amore“; secondo, perché Dj Aniceto è uno dei personaggi appartenenti alla “famiglia” di Piero Chiambretti. Il conduttore l’ha scoperto nel 2006, grazie alla sua versione dance de L’Inno di Mameli (apprezzata anche da Ciampi e portata nelle scuole medie), e da allora l’ha voluto in tutti i suoi programmi da Markette in poi. Dj Aniceto ha una mente in perenne movimento. Sa di piacere a molti, di avere un certo ascendente sui giovani, ma se anche che c’è chi lo considera una sorta di macchietta e la cosa non lo turba affatto: “Se passa il mio messaggio contro la droga, mi sta bene anche passare per un pagliaccio“.

Perché porti avanti questa battaglia con tanta insistenza?

Perché per me questa è una cosa normale, non insolita o trasgressiva. Ho conosciuto tanta gente rimasta vittima della droga, ho perso diversi amici per questo. Noi deejay, per certi versi, siamo i guru dei giovani. Quindi mi sembra il minimo utilizzare questo status per veicolare messaggi del genere. Anche perché con la musica vengono recepiti meglio.

In passato hai preso posizione contro Vasco Rossi…

Certo. E più di recente contro Lady Gaga, che s’è fumata un cannone davanti a tutti durante un concerto. Sono persone in grado di condizionare milioni di giovani, sono considerati dei modelli, com’è possibile che si dichiarino o si mostrino a favore delle droghe, di qualunque tipo esse siano? Non si rendono conto di avere una grossa responsabilità?

Al Chiambretti Night hai anche avuto uno scontro aperto con Morgan…

Sì, l’ha organizzato Piero. Mi sono sfogato, gli ho detto tutto ciò che pensavo sul suo comportamento pubblico sia pur senza offenderlo e senza entrare nella sfera personale. Anche perché stava vivendo un periodo delicato.

E lui come ha reagito?

E’ rimasto sorpreso, Piero non l’aveva avvertito dell’incontro.

Ti piace lavorare con Chiambretti?

Molto, per tanti motivi. Lui si affeziona davvero ai suoi “personaggi”, siamo come una grande famiglia. E poi lascia tutti liberi di essere se stessi, non chiede alcuna forzatura o finzione. Per me rappresenta il migliore esempio della tv intelligente. Mi ha permesso di portare davanti alle telecamere la mia lotta contro la droga, sdoganando questo tipo di prevenzione decisamente insolito.

A proposito di tv intelligente: cosa ne pensi delle varie bellone, dei tronisti e dei figli dei reality?

La tv rispecchia il mondo in cui viviamo. Personaggi come Belen Rodriguez e i vari tronisti sono in grado di attirare una grossa fetta di pubblico e questo è innegabile. Io, comunque, condanno la non meritocrazia e la troppa importanza data alla bellezza. Le belle statuine dovrebbero avere anche una bella testolina…

A parte Chiambretti, quali altri personaggi televisivi apprezzi?

Sicuramente Paolo Bonolis, trovo che sia un ottimo professionista, non volgare e molto accorto. Fra le showgirl, Lorella Cuccarini. Sa fare il proprio lavoro.

Quanta droga circola nel mondo della tv e dei vip?

Qualcuno si fa, questo è chiaro. Almeno, io me ne accorgo subito. Però, soprattutto ai livelli più alti, non circola tanta droga come dicono. Non ho mai visto qualcuno farsi davanti a tutti, non ho mai visto girare droga nei corridoi. E’ un luogo comune. E ti posso assicurare che non scendo dalle nuvole.

E’ vero che a volte vieni insultato?

E’ vero. Diciamo che il 70 per cento della gente apprezzo quello che faccio e il 30 per cento mi insulta o mi prende in giro. Ma non mi interessa: io vado avanti per la mia strada.

I giovani ti ascoltano?

Sì, molti sì. Mi guardano con curiosità, specialmente quando arrivo nelle discoteche con i cartelli e le mie magliette, ma mi ascoltano. L’importante, coi ragazzi, è non essere pallosi.

Che si dice per quanto riguarda la vita privata?

Per il momento sono sposato con il mio lavoro, che richiede tanto tempo e tanta concentrazione. Mi considero un single felice… In attesa che arrivi una donna capace di capire il mio stile di vita e la mia testa.

Foto by Facebook

Pulsante per tornare all'inizio