Alessia Reato e Giulia Calcaterra sono le nuove Veline. E adesso non vogliamo star qui a sgranare le principali informazioni sul loro conto (quanti anni ha, di dov’è, cosa fa, dove va, che dice, i suoi hobby, sogna di diventare attrice/conduttrice e via dicendo) come fosse un doveroso rosario prima della nanna. No. Noi vogliamo cercare di capire il motivo di quanto accaduto. Proprio vero: l’Italia sta diventando il Paese in cui anche le cose più assurde e prive di senso diventano normali. Allora. Qualche ora prima che andasse in onda la finalissima del programma, sul web hanno cominciato a circolare i nomi delle (suddette) vincitrici. Da un sito all’altro, da blog all’altro. Poi è stata raggiunta la vetta del paradosso. Mentre Greggio esordiva, salutava il pubblico e le finaliste, presentava la giuria… In Rete (bastava dare un’occhiata a google news) sono apparsi gli articoli. Compiuti, definitivi. Con tanto di titolone: “Alessia Reato e Giulia Calcaterra sono le nuove Veline”. E Greggio che doveva ancora aprire la busta. Alcuni appartenenti anche a note agenzia di stampa. E intanto le fanciulle si mostravano ansiose di scoprire il verdetto. Qualcuno fra il pubblico avrebbe potuto sbirciare sull’Iphone e sciogliere le riserva, no?
E vabbè, i colleghi editor e/o giornalisti hanno scelto di portarsi avanti nel lavoro, impegnati nella quotidiana lotta a colpi di “visite” e click. Quando Greggio ha pronunciato il loro nome, le ragazze hanno fatto la parte di chi non sapeva nulla ed esplode dalla gioia. Gridavano come matte, si agitava, cadevano… dal pero. E allora la domanda iniziale (“ma che senso ha?“) per quanto ci riguarda resta senza risposta. Perché questa messinscena, se di messinscena si tratta? Per cercare di aggiudicarsi la serata televisiva, per conquistare una buona percentuale di share nel prime time, che è la fascia oraria più golosa?
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