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Detto da loro

Saranno famose: Francesca Fiume

Quando Alessandro Gassman le ha chiesto di restare in topless per una scena del film Roman e il suo cucciolo, di cui è regista e protagonista, Francesca Fiume si è sentita assalire dall’imbarazzo. Lei ha un piccolo ruolo, è una giovane massaggiatrice amante del personaggio interpretato da Michele Placido. Compresa la sua difficoltà, Alessandro ha subito trovato una soluzione: “Poiché nella scena – spiega Francesca – devo sfilarmi la vestaglia davanti a Michele, mi hanno ripreso di spalle anziché davanti“. Problema risolto.

Francesca ha vent’anni, è una modella e attrice emergente. E’ di origini cinesi ma vive da sempre a Roma: “La mia madre naturale venne in Italia, mi mise al mondo e poi mi lasciò in un orfanotrofio“. Nel raccontarlo, Francesca non mostra alcun segno di tristezza. Anzi: “Non l’ho mai più rivista, non ho idea di chi sia il mio padre naturale e non ho mai sentito il bisogno di cercarli. Per me è stata una fortuna, perché poi sono stata adottata da due persone meravigliose: sono loro i miei veri genitori“. Con la sua bellezza orientale e una determinazione incrollabile, Francesca coltiva il sogno di affermarsi come attrice. Prima di intraprendere questa strada, però, ha terminato gli studi al liceo linguistico perché “la cultura è fondamentale“. Poi, nel 2009, ha iniziato la gavetta. Una gavetta che finora le è costata fatica, certo, ma le ha portato anche diverse soddisfazioni.

Ha ottenuto ingaggi per figurazioni speciali e piccoli ruoli in diversi programmi Rai fra cui Non sparate sul pianista, Unomattina, Alle falde del Kilimangiaro; e in alcuni film fra cui (oltre a quello di Gassman) La collina dei treni di Massimo Valenti e 10 regole per fare innamorare di Cristiano Bortone. Ha vestito i panni di Madama Butterfly nello spot di una compagnia telefonica nazionale e presto la vedremo anche nello spot del Gratta e Vinci. E’ inoltre nel cast dello spettacolo teatrale I colori dell’anima di Marco Bruno. Le acque si muovono, dunque. Ma Francesca non smette di studiare recitazione e doppiaggio e si è pure iscritta all’Università.

Comiciamo con una curiosità: perché hai rifiutato di mostrarti in topless per il film di Gassman? Rifiuti a priori le scene di nudo?

Non le rifiuto a priori. Però le scene di nudo non sono facili, un’attrice deve avere la capacità di entrare in intimità con se stessa ma davanti agli altri. Non mi sento ancora pronta, tutto qua. E ringrazio Alessandro per la comprensione.

… Michele Placido, però, era davanti a te mentre sfilavi la vestaglia: disagio?

Assolutamente no. E’ stato molto gentile e professionale.

Molti ragazzi della tua età sono attratti dai reality, farebbero chissà cosa per parteciparvi… E tu?

Sicuramente i reality possono essere un trampolino di lancio, ma dipende anche dall’uso che ne fai. Se devono servire solo per le serate in discoteche, li ritengo inutili. Se, invece, vengono vissuti come un modo per farsi conoscere e poi rimboccarsi le maniche, allora acquistano un senso vero.

Hai ma vissuto qualche brutta esperienza ai provini?

Mi è capitato di ‘smascherare’ falsi provini i cui organizzatori non cercavano realmente attrici… Ma altro. In ogni caso, mi faccio sempre accompagnare da mio padre. Lo ringrazio, ha una pazienza infinita, mi aspetta per ore e ore!

Ma i raccomandati ci sono anche ai casting?

Beh sì, capita. E lo capisci subito. Vedi movimenti strani, persone che passano prima degli altri e parlottano con chi ha il compito di selezionare…

Da uno a dieci, quanto credi nel tuo talento e nelle tue possibilità?

Io credo moltissimo in me stessa. Sono convinta che ce la farò. Anche se bisogna mettere in conto che non tutto dipende soltanto da noi e dalla nostra volontà.

Il tuo traguardo più ambizioso?

Un ruolo di protagonista al cinema o in teatro: per me hanno uguale importanza, anche se in pochi la pensano così.

Prossimi impegni?

Ne ho due, ma preferisco non parlarne per scaramanzia… Incrocio le dita!

I tuoi genitori condividono le tue scelte?

Sì, sono dalla mia parte. Anche perché non sto trascurando lo studio. Mi vedono felice… E allora sono felici anche loro.

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